endovenosa
Introduzione in vena di sostanze nutritizie o farmacologiche, tramite appositi dispositivi. Tradizionalmente si distingue l’e. dalla fleboclisi (➔), perchè quest’ultima è di volume maggiore ed è connessa all’ago endovenoso tramite un deflussore, mentre l’e. ha solitamente una connessione breve fra l’ago inserito in vena e la siringa che contiene il liquido da iniettare, che si realizza o direttamente tramite il cono dell’ago, o attraverso un tubicino corto e sottile (aghi a farfalla). Le e. si eseguono quando si vuole un effetto più immediato della sostanza iniettata (ad es., il glucosio nell’ipoglicemia, un diuretico nell’edema polmonare), oppure quando devono essere somministrate sostanze non attive per via orale o sostanze che per via intramuscolare causano patologiche reazioni locali (ad es., il ferro).