encefalomalacia
Rammollimento del parenchima cerebrale per disturbo della circolazione (emorragia, infarto cerebrale) o per trauma cranico con contusione encefalica; un particolare caso di e., localizzata nel nucleo pallido, si osserva nell’avvelenamento da barbiturici. Nel neonato prematuro l’e. si manifesta spesso con la cosiddetta leucomalacia periventricolare, che è una necrosi del tessuto cerebrale intorno ai ventricoli, con esito in cavità cistiche o in tessuto fibroso; le cause di questa grave patologia, che provoca paralisi infantili, sono: rottura prematura delle membrane, infezioni materne con produzione di citochine infiammatorie, uso di cocaina in gravidanza; tutti questi fattori eziologici portano a lesioni ischemiche o emorragiche (➔ ischemia cerebrale), cui si aggiunge la maggior vulnerabilità ai radicali liberi delle cellule immature dell’SNC, in partic. degli oligodendrociti. Nella ‘sindrome del bambino scosso’, quello cioè che subisce continue violenze fisiche e percosse, si evidenzia una sindrome complessa da e. conseguente a contusioni cerebrali multiple. I sintomi dell’e. sono legati alla zona in cui essa si manifesta: possono essere infatti focali (ictus) o neuropsichici multisettoriali (in questo caso l’e. interessa vaste zone corticali, sottocorticali e del tronco, come nei casi da gravi traumi contusivi e nell’e. neonatale).