elettori imperiali
In seguito alla dissoluzione dell’impero carolingio il titolo imperiale fu associato alla corona del regno di Germania, uno dei regni (insieme all’Italia, alla Francia e alla Borgogna), in cui l’impero era suddiviso. Alcuni re riuscirono a trasmettere il titolo al figlio, e ciò portò alla formazione di dinastie (Sassone, Salica, Sveva), ma restò comunque importante il consenso degli altri principi tedeschi. Dal 1180 questa consuetudine fu istituzionalizzata e i principi, ecclesiastici e laici, formarono il primo collegio della Dieta dell’impero (Reichstag), che in caso di mancanza di consenso poteva procedere alla scelta dell’imperatore. Con la Bolla d’oro di Carlo IV del 1356 il numero dei principi elettori fu fissato a sette (il re di Boemia, il duca di Sassonia, il marchese di Brandeburgo, il conte palatino e gli arcivescovi di Colonia, Magonza e Treviri). Il collegio elettorale variò in composizione nei secoli successivi e cessò nel 1806. Gli equilibri che si vennero a creare tra gli elettori, in taluni momenti peraltro a fatica, garantirono la dinastizzazione della carica da parte degli Asburgo.