Uomo di stato tedesco (Lingen, Ems, 1643 - Berlino 1722). Federico Guglielmo di Brandeburgo (il Grande Elettore) gli affidò (1663) l'educazione del futuro re Federico I di Prussia che, dopo la sua ascesa al trono, lo nominò consigliere segreto, gran cancelliere e quindi (1695) primo ministro. Nella condotta della politica interna ed estera il D. continuò nella linea tracciata dal Grande Elettore, accentuando il processo di centralizzazione dello stato. Avverso agli Hannover, si attirò l'inimicizia dell'elettrice Sofia Carlotta, moglie di Federico I, che con i suoi intrighi riuscì a spodestarlo (1697). Arrestato, fu accusato di essersi servito del potere per fini personali e fu condannato al carcere a vita e alla confisca di tutti i beni. Rimesso in libertà dopo la morte di Sofia Carlotta (1707), non rientrò più in possesso del suo patrimonio, né ebbe altri incarichi pubblici.