Due Sicilie, regno delle
Con questa denominazione si indica lo Stato costituito nel dic. 1816 con l’unificazione dei regni di Napoli e di Sicilia, che restaurava l’autorità borbonica su tutta l’Italia meridionale; fu mantenuta fino all’ott. 1860, quando, tramite plebiscito, fu votata l’annessione al regno di Sardegna. Dopo i Vespri siciliani (1282), portarono contemporaneamente il titolo di re di Sicilia sia i re di Napoli, per non perdere i loro diritti sull’isola, sia i re di Sicilia, per l’effettivo dominio territoriale. Alfonso V d’Aragona, riunendo nella sua persona i due regni, assunse per primo (1442) il titolo di rex utriusque Siciliae; sotto i suoi successori il regno fu però diviso di nuovo. Il titolo ritornò con la dominazione spagnola e borbonica, ma cambiò significato durante la Restaurazione, con la l. 22 dic. 1816, secondo la quale i regni autonomi di Napoli e di Sicilia formarono un regno unico, provocando le proteste dei siciliani, che vedevano annullati i loro privilegi di autonomia, e quelle della Santa Sede, che vedeva cambiato il carattere di un regno che riteneva suo vassallo.