DOPOLAVORO (XIII, p. 155; App. I, p. 526)
Nel 1937 si iniziò il periodo più importante dell'Opera Nazionale Dopolavoro con la promulgazione della legge 24 maggio n. 817, che diede un assetto definitivo all'istituto. La lase ascensionale culminò nel 1938 con il congresso mondiale a Roma e la Mostra del Dopolavoro. Durante la guerra l'ente mantenne salda la sua compagine di 15.000 sodalizî con oltre 5 milioni di iscritti. La sua attività fu particolarmente rivolta all'assistenza dei militari. Distribuì ai reparti oltre 8.000 apparecchi radio, 400 apparecchi cinematografici e 50.000 bibliotechine portatili, e ai militari oltre 10 milioni di pacchi-dono; organizzò in Africa, Dalmazia, Albania, Montenegro, Grecia, e ovunque le forze armate furono dislocate, 1.250.000 spettacoli con i suoi 95 cineambulanti e 56.000 spettacoli lirici, di pro'a e di varietà con i Carri di Tespi - notevole la "Nave di Tespi", che dette spettacoli lirici a Cattaro, Ragusa, Spalato, Zara, ecc. -; istituì gli orti di guerra e i "villaggi del soldato"; sviluppò la lotta contro l'analfabetismo con oltre 10.000 corsi serali, l'insegnamento professionale e l'assistenza sociale. Il 2 agosto 1943 l'istituto passò alle dipendenze della presidenza del consiglio. La sua attività è ora proseguita dall'Ente Nazionale Assistenza Lavoratori (v. enal, in questa App.).