Jensen, diseguaglianze di
Disuguaglianze introdotte nel 1906 dal matematico danese J. Jensen. Una diseguaglianza di J. è soddisfatta dalle funzioni y=f(x) convesse, la cui rappresentazione grafica è una curva che sta tutta sopra i punti del segmento (corda) che unisce due punti comunque presi della curva stessa. Essa verifica dunque per ogni coppia x1<x2 di valori della x e ogni 0<t<1, la f(tx1+(1−t)x2)>tf(x1)+(1−t)f(x2). Si può generalizzare esprimendo x come combinazione lineare convessa (con pesi t1,t2,… ,tn>0 e di somma 1) di certi n valori x1<x2<…<xn della x. Ne consegue f(Σthxh)>Σthf(xh). Quando i valori della x siano determinazioni di una variabile aleatoria (➔) X, di speranza matematica E(X), e i pesi siano le loro probabilità, si ha f(E(X))>E(f(X)). ● L’applicazione di maggiore interesse all’economia si ha quando f sia la funzione di utilità u(x), che sintetizza, tramite la speranza matematica Eu(X), le preferenze rispetto alle situazioni aleatorie X di un decisore. In tal caso, u(E(X))>Eu(X) indica che il decisore preferisce la situazione certa E(X) alla situazione aleatoria X. Tali decisori sono avversi al rischio e hanno funzione di utilità convessa.