DISCIPLINATI (detti anche Battuti, o Cappucciati, o Flagellanti)
Così furono chiamati quei cristiani che, riuniti in processioni o in adunanze, si flagellavano per penitenza, pregando o cantando laude in volgare. Antico era certamente l'uso della flagellazione, sia per castigo di monaci nel sec. IV, sia per correzione di chierici dal sec. V-VI in poi, sia, più tardi, come strumento di penitenza: ciò specialmente nel sec. XI per incitamento di S. Pier Damiani. Le prime manifestazioni collettive dei disciplinati si ebbero verso il 1230 a esortazione di S. Antonio di Padova; ma il movimento mistico, che da essi prese nome, si ebbe nel 1260. L'impulso partì da Ranieri Fasani (v.) da Borgo S. Sepolcro, che, andato a Perugia, a predicar la penitenza, ottenne uno straordinario successo. Migliaia di fedeli seguirono il suo esempio flagellandosi e pregando, preceduti da sacerdoti con croci e vessilli. La valle di Spoleto, Roma, la Toscana, l'Emilia, buona parte dell'Italia settentrionale furono conquistate dal movimento: al contrario esso fu proibito a Cremona, Milano, Venezia, nella Marca di Ancona e nel regno di Sicilia ove regnava Manfredi. La devozione si diffuse poi in Francia e in Austria, e di lì in Germania e Polonia.
Il movimento finì presto, pur se ripreso in seguito (v. bianchi): sua unica conseguenza stabile fu l'istituzione di numerose confraternite (v.), che alle preghiere univano l'uso della disciplina.
Bibl.: A. Castiglioni, Gli onori degli antichi Disciplinati, Milano 1631; G. Lami, Lezioni di antichità toscane ecc., Firenze 1766; G. Galli, I Disciplinati dell'Umbria del 1260 ecc., Suppl. al Giorn. stor. d. lett. it., 1906; G. M. Monti, Le Confraternite medievali dell'Alta e Media Italia, Venezia 1927.