Uno dei più numerosi popoli nilotici del Sudan meridionale (circa 2.000.000 di individui) stanziato nella regione tra il Bahr al-‛Arab e il Nilo Bianco e sulla riva destra del Nilo presso la foce del Sobat, dove sono noti con il nome di Padang. Nel periodo precoloniale, a differenza dei confinanti Shilluk, i D. non furono mai uniti politicamente sotto l’autorità di un sovrano. Allevatori di bovini e guerrieri, dediti anche a un’agricoltura sussidiaria, sono ripartiti in numerose tribù indipendenti, suddivise in clan localizzati patrilineari e organizzate in classi d’età. Il culto è rivolto principalmente ad antenati e spiriti celesti, ma nel complesso insieme cerimoniale (riti iniziatici, sacrifici ecc.) emerge anche l’enorme importanza sociale e culturale del bestiame.
La lingua d. è parlata fra il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro e anche più a est, sulle due rive del Sobat, sulla destra del Baér el-Gebel, sulla sinistra del quale si parlano dialetti affini. Il d. è generalmente classificato fra le lingue nilotiche.