Principe di Moldavia, storico ed erudito (Iaşi 1673 - Dimitrowka, Charkov, 1723); salito al trono alla morte del padre Costantino (1693), per gl'intrighi di C. Brancoveanu fu costretto a dimettersi dopo un mese, e inviato come ostaggio a Costantinopoli. Rimesso sul trono moldavo nel 1710 si accostò alla Russia, favorendo i piani di Pietro il Grande, sicché quando questi fu sconfitto dai Turchi sul Prut, Dimitrie fu costretto a lasciare la Moldavia, rifugiandosi in Russia dove rimase 12 anni e fu tenuto in grande onore per la sua erudizione. Delle sue opere si ricordano: Hronicul vechimii Romano-Moldo-Vlahilor ("Storia dell'antichità dei romeno-moldo-valacchi"), scritta prima in latino per l'Accademia di Berlino; Historia incrementorum atque decrementorum Aulae othomanicae (1705), fonte cospicua per la storia dell'impero ottomano; la sua Descriptio Moldaviae (postuma, 1769) costituisce la prima opera moderna di storiografia romena.