DERBY, Edward Henry Stanley, 15° conte di
Uomo politico figlio del 14° conte (v.), nato a Knowsley (Lancashire) il 21 luglio 1826, morto ivi il 21 aprile 1893. Fu educato a Rugby e Trinity College (Cambridge), dove si segnalò negli studî classici e nella matematica, laureandosi nel 1848. Eletto deputato conservatore a King's Lynn lo stesso anno, compì lunghi viaggi in America e in India, e nel 1852 fu sottosegretario agli Esteri nel ministero presieduto da suo padre; caduto questi, passò anch'egli all'opposizione. Si avvicinava sempre più al liberalismo, e nel 1854 appoggiò Cobden e Bright nel loro tentativo d'impedire la guerra con la Russia. Nel secondo ministero di suo padre (1858) fu ministro delle Colonie e poi presidente del Board of Control, e come tale fece approvare il progetto per il quale il governo dell'India fu tolto alla vecchia East India Company per porlo sotto la Corona in seguito alla rivolta del 1857; introdotto il nuovo sistema, egli divenne ministro per l'India. Nel terzo ministero di suo padre fu ministro degli Esteri, e cercò di mantenere la neutralità britannica nei conflitti continentali e di evitare una nuova guerra contro la Russia. Riuscì a dilazionare la guerra franco-prussiana mediante la garanzia collettiva della neutralità del Lussemburgo nel 1867, respinse la proposta di Napoleone III per un congresso internazionale sulla questione romana, e accettò l'arbitrato per la questione dell'Alabama (v.). Fino al 1869, anno in cui per la morte del padre assunse il titolo di conte di Derby, portò il nome di Lord Stanley. Fu di nuovo ministro degli Esteri, quando Disraeli tornò al potere nel 1874, ma non ne condivise del tutto le idee sulla questione d'Oriente. Aderì con grande riluttanza al progetto Andrássy per le riforme in Turchia e volle che questa punisse i colpevoli dei massacri in Bulgaria ed eseguisse le riforme. Scoppiata la guerra russo-turca nel 1877, definì le condizioni alle quali la Gran Bretagna avrebbe difeso la Turchia. Quando Disraeli minacciò l'invio della flotta ai Dardanelli, il D. si dimise, ma ritirò le dimissioni quando l'ordine fu revocato. Il 12 marzo 1880 annunziò il suo distacco definitivo dal partito conservatore e il suo passaggio ai liberali. Andato al potere il gabinetto Gladstone (1882), il D. fu ministro delle Colonie; favorì l'accordo coi Boeri, appoggiò l'evacuazione del Sūdān, rifiutò di annettere la Nuova Guinea e si dichiarò contrario a che la Gran Bretagna acquistasse nuovi sudditi negri. Quando Gladstone annunziò il suo progetto per il Home Rule irlandese, il D. si staccò da lui, aderendo al nuovo gruppo liberale unionista capeggiato da lord Hartington.
Bibl.: Introduzione di W. E. H. Lecky alla raccolta dei suoi discorsi (1894); necrologia in Times, 22 aprile 1893; per le sue idee sull'Italia v. A. Loftus, Diplomatic Reminiscences, s. 2ª, I, Londra 1894, p. 259.