democrazia liquida
loc. s.le f. Esercizio della democrazia che oscilla tra vari modelli possibili di rappresentanza del cittadino.
• Se, in sostanza, [Matteo] Renzi è riuscito ad affrancare l’offerta politica del Partito democratico dall’apparato ex e post Pci-Ds dalemian-bersaniano ‒ è il ragionamento di un delegato ‒ l’area moderata ha ora il dovere di fare altrettanto, mettendosi definitivamente alle spalle il ventennio del partito personale e della democrazia liquida. (Pierpaolo Arzilla, Avvenire, 8 marzo 2014, p. 8, Attualità) • in cima al programma [del Partito pirata islandese] c’è anche l’uso della rete per dare vita alla democrazia liquida. Il modello dunque non è la burocrazia di Bruxelles. (Marta Serafini, Corriere della sera, 14 agosto 2016, p. 15, Esteri) • risponde [...] invece Simone Borgarello, consigliere a Diano Marina: «Votazione fatta all’ultimo momento, serve maggiore dialogo tra noi eletti. Forse stiamo un po’ esagerando con la democrazia liquida. Per questo mi sono astenuto, e poi perché mi occupo in prevalenza di politica locale». (Andrea Fassione, Secolo XIX, 11 gennaio 2017, p. 16, Imperia).
- Composto dal s. f. democrazia e dall’agg. liquido.
- Già attestato nell’Unità del 19 settembre 2012, p. 1, Prima pagina (Luigi Manconi).