(o Crocifere) Famiglia di piante Dicotiledoni, dette anche Brassicacee. Sono erbe, di rado arbusti, con foglie sparse e infiorescenze in grappoli. Il fiore ha quattro petali disposti a croce (da cui il nome), con quattro stami interni lunghi e due esterni più corti. Il frutto, secco, detto siliqua, si apre in due valve e contiene più semi attaccati a un setto mediano che sta fra le valve stesse. Vi sono comprese ca. 3.000 specie delle regioni temperate e fredde e la loro sistematica è alquanto complessa.
Molte C. hanno importanza come piante coltivate, utili nell'alimentazione dell'uomo e degli animali domestici, come per es. il crescione (Nasturtium officinale), il ravanello (Raphanus sativus), il cavolo (Brassica oleracea), la rapa (Brassica campestris), la rucola (Eruca sativa). Altre forniscono olio, come la colza (Brassica napus), la senape bianca (Sinapis alba), il ravizzone (Brassica napus); altre sono medicinali (per es. la senape nera, Brassica nigra); alcune sono coltivate per la bellezza dei fiori, come la violacciocca (Matthiola incana), dei frutti (Lunaria). Vi appartiene anche la Anastatica hierochuntica, detta, con denominazione italiana, rosa di Gerico.
Le C. contengono composti chimici, detti glucosinolati, che conferiscono loro un caratteristico odore e sapore. Tali composti, inizialmente studiati per alcuni effetti tossici, si sono rivelati invece altamente protettivi nei confronti di determinate forme tumorali. Le C., inoltre, presentano interessanti proprietà come biocidi naturali contro Batteri, Insetti, Nematodi e altri organismi dannosi in agricoltura.