CRESPI
. Famiglia di industriali. Cristoforo Benigno, nato a Busto Arsizio il 18 ottobre 1833, morto a Milano il 5 gennaio 1920, uno dei pionieri dell'industria cotoniera italiana. Impiantò nel 1867 un primo importante stabilimento di filatura a Vigevano (Pavia); nel 1870 un secondo a Ghemme (Novara); nel 1877 un terzo a Capriate d'Adda in provincia di Bergamo, attorno al quale sorsero poi altri stabilimenti, con case operaie, scuole, asilo infantile, chiesa, formando un villaggio che prese il nome di Crespi sull'Adda. Il C. raccolse anche un'apprezzatissima collezione di quadri antichi.
Benigno, fratello di Cristoforo Benigno, nacque a Busto Arsizio il 6 luglio 1848, morì a Torino il 1° ottobre 1910. Nel 1878 fondò il cotonificio di Nembro in Valle Seriana. Nel 1882 diventò comproprietario del Corriere della Sera accanto al Torelli-Viollier che lo dirigeva. A lui si deve (1903) l'impianto idro-elettrico di Val Goglio in Valle Seriana a 40.000 Volta, primo nucleo dell'attuale Azienda elettrica Crespi, che distribuisce nella regione bergamasca circa 13.000 HP. Partecipò anche alla costituzione della Fabbrica lombarda Cementi, della Società elettrica per il canale Milani di Verona e del Cotonificio Valle Ticino.
Silvio Benigno, figlio di Cristoforo Benigno, nato a Milano il 24 settembre 1868, ampliò gli stabilimenti di Crespi sull'Adda e promosse nel 1893 la fondazione dell'Associazione cotoniera italiana; fu dal 1905 al 1930 presidente del Real Automobil Club d'Italia, fondato nel 1898; dal 1899 al 1919 deputato al parlamento per il collegio di Caprino Bergamasco; sottosegretario di stato agli Interni con la carica di Commissario per gli approvvigionamenti e i consumi nel 1917, e nel 1919 Ministro per gli approvvigionamenti e i consumi. Fu delegato plenipotenziario alla Conferenza per la pace in Parigi, e firmatario dei trattati di pace di Versailles e Saint-Germain. Dal 1919 al 1930 fu presidente della Banca commerciale italiana. Ha fondato e presieduto anche importanti società elettriche, con impianti sull'Adda e nel Trentino. Nell'ottobre 1920 venne nominato senatore del regno.