Cpsa
s. m. inv. Sigla di Centro di primo soccorso e accoglienza.
• È di nuovo emergenza. Gli sbarchi di lunedì fanno precipitare Lampedusa nel caos. L’isola più a sud d’Italia, così vicina al nord Africa, accoglie più migranti di quanto non riesca a contenerne. Sono 2629, e il centro di accoglienza ha una capienza di solo 800 unità. Così che «siamo di nuovo punto e daccapo», dice Giusi Nicolini che offre i locali dell’Area marina protetta, per ospitarne 150, come aveva già fatto nei primi giorni di questa nuova ondata di migrazione quando il Cpsa era ancora chiuso. (Unità, 16 marzo 2011, p. 16, Politica) • I richiedenti asilo sono stati tutti portati al Cpsa di contrada Imbriacola, dove sono pure in corso i lavori di ristrutturazione per l’incendio che devastò la struttura nel settembre del 2011. (Bruno Rossi, Giornale d’Italia, 20 luglio 2014, p. 1, Prima pagina) • L’enorme ondata che sta investendo le nostre coste mette a dura prova il sistema di accoglienza che, pur oliato, visti i grossi numeri raggiunti, deve fare i conti con un carico non indifferente. Le partenze programmate dai Cpsa verso altre strutture in Italia sono all’ordine del giorno, per garantire posti liberi ai nuovi arrivati. (Valentina Raffa, Giornale, 23 agosto 2015, p. 4, Il Fatto).
> Cara, Cas.