COSTA D'AVORIO (XI, p. 592)
D'AVORIO La Costa d'Avorio (322.463 km2; 2.485.000 ab.) costituisce dal 1958 e, più integralmente, dal 1960, una repubblica indipendente. È uno dei paesi economicamente più notevoli dell'Africa occidentale. Il capoluogo Abidjan è capolinea della ferrovia che si inoltra sino a Ouagadougou nell'Alto Volta e porto di esportazione dei prodotti della Costa d'Avorio e dell'Alto Volta. Con l'apertura del canale di Vridi (1950) verso il golfo di Guinea, il traffico del porto è aumentato del 50% e il quartiere industriale della città e dintorni (saponificio, cartiera, fabbrica di cellulosa, raffineria di petrolio, ecc.) si è ampliato. v. abidjan in questa Appendice.
Nel campo dell'agricoltura il prodotto più importante è fornito ora dal caffè, che alimenta il 50% delle esportazioni. È seguito dal cacao, che ne alimenta un terzo. La coltura delle banane è in mano dei coltivatori europei. I prodotti della palma da olio sono trattati da moderni stabilimenti sorti a Dabou ed a Abidjan. Anche l'ananasso viene trattato localmente. Il cotone con il sisal ed il kapok costituisce la più importante fibra tessile. Importanti sono i prodotti della foresta (il mogano, l'iroko, ed in minor misura la guarea, il makoré, ecc.). Una cartiera è sorta nel 1950 presso Abidjan (Bimbesso). Tra i minerali si distingue solamente la produzione di diamanti alluvionali sul fiume Bou: oltre 100 mila carati annui. Dalla Costa d'Avorio proviene quasi tutta la produzione di caffè, cacao e legname dell'A.O.F. Essa inoltre accentra un terzo del totale commercio estero dell'A.O.F.
Storia. - Tra gli otto territorî costituenti l'Africa Occidentale Francese, la Costa d'Avorio rappresentò il centro dell'azione politica che sfociò nel 1958 nell'indipendenza di tali territorî pur nel quadro di una Comunità franco-africana. Questo grazie soprattutto alla personalità di F. Houphouët-Boigny, che riuscì a diventare l'interlocutore più autorevole e ascoltato del governo francese, del quale fu ripetute volte anche membro, e a creare una organizzazione politica, il Raggruppamento democratico africano, che dominò la scena politica di quasi tutti i territorî dell'Africa nera francese. La posizione moderata di Houphouët-Boigny, però, non fu in grado di controllare il movimento nazionalistico africano allorché questo si orientò verso rivendicazioni radicali nei confronti della Francia. La politica della Costa d'Avorio non riuscì a impedire, in occasione del referendum costituzionale del settembre 1958, che la Guinea si staccasse a vita indipendente; e, dopo il referendum, che si affermasse nell'ex-Africa Occidentale Francese la tendenza a un raggruppamento federale tra i varî nuovi stati. In questo secondo caso, Houphouët-Boigny, divenuto capo dello Stato della Costa d'Avorio, poté soltanto bloccare l'estensione della Federazione del Mali, facendo ritirare, con larghe pressioni, l'adesione che ad essa avevano dato inizialmente il Dahomey e l'Alto Volta. Con questi due stati e col Niger, dopo che l'Assemblea di Abidjan ebbe approvato il 26 marzo 1959 la nuova costituzione della Costa d'Avorio, venne concluso, il 4 aprile, un Consiglio d'intesa per una stretta collaborazione politica ed economica (Unione di Sahel-Benin). L'11 luglio 1960 la Costa d'A. - insieme al Dahomey al Niger e all'Alto Volta - concluse a Parigi un accordo ottenendo la piena indipendenza, proclamata alla mezzanotte dal 6 al 7 agosto. La repubblica della Costa d'Avorio è stata ammessa fra le N. U. il 20 settembre 1960.
Bibl.: R. J. Harrison Church, West Africa, Londra 1957; F. J. Amon d'Aby, la Côte d'Ivoire, Parigi 1951; R. Cornevin, Histoire de l'Afrique des origines à nos jours, Parigi 1956.