corrente a getto
Corrente atmosferica spazialmente concentrata e di forte intensità che si forma nella parte superiore della troposfera, nella zona di confluenza di masse d’aria con caratteristiche termiche diverse. Il movimento delle correnti a getto è legato al movimento delle onde di pressione o di Rossby in cui sono immerse. Queste ultime hanno una progressione verso ovest rispetto al flusso occidentale dei venti (alle medie latitudini) e dunque si spostano verso est ma a velocità inferiore rispetto ai venti che le alimentano. La scoperta delle correnti a getto è dibattuta, ma è indubbio che la loro importanza pratica divenne chiara con la diffusione dei voli transcontinentali durante e immediatamente dopo la Seconda guerra mondiale. In queste situazioni venti favorevoli o contrari di intensità maggiore di 150 km/h erano accadimenti comuni. Le correnti a getto sono classificate come getto polare e getto subtropicale. Il getto polare si genera alla confluenza della cella polare e della cella di Ferrel, intorno ai 250 hPa di pressione (7÷10 km di quota) in corrispondenza di forti gradienti termici in tutta la massa d’aria sottostante e forti variazioni di quota della tropopausa (tropopause breaking). Il getto subtropicale si forma a latitudini più basse (intorno ai 30°N) alla confluenza della cella di Ferrel con quella di Hadley, ad altitudini comprese tra 10 e 16 km. A causa della minore intensità delle discontinuità termiche delle masse d’aria che lo generano, il getto subtropicale non dà origine a correnti così intense come quelle associate al getto polare. Accanto a questi due tipi principali di correnti a getto in quota, massimi di intensità del vento nella parte medio-bassa della troposfera vengono definiti low-level jets. Tra i più noti, la corrente a getto dell’Africa orientale, che si genera tra i 10°÷20° di latitudine Nord nell’Oceano Indiano e gioca un ruolo cruciale nel monsone africano; la corrente a getto delle grandi pianure nordamericane, che è un componente fondamentale nella formazione dei sistemi convettivi a mesoscala (i quali possono dare luogo alla formazione di tornado) che investono quelle regioni.