corporate
<kóopërët> s. ingl., usato in it. al femm. – Società per azioni o comunque di capitali (anche corporation, cui si collega il termine c.). Come aggettivo c. si utilizza per fare riferimento a svariate questioni societarie. La c. governance è una struttura organizzativa utilizzata per regolare e distribuire i poteri ai vertici aziendali, ovvero per governare la società (v. ). Assume particolare rilievo quando la società sia capogruppo di una serie di controllate e collegate. Attori principali del governo societario sono gli azionisti, gli amministratori e i manager; tutti questi soggetti puntano al buon funzionamento della società, ma i loro interessi non sempre coincidono. Le regole del governo societario devono rispettare una sorta di gerarchia, al vertice della quale vi sono le leggi internazionali e quelle dello Stato in cui la società opera, seguite dallo statuto della società, dalle delibere delle assemblee dei soci, dalle decisioni dei consigli di amministrazione, degli amministratori esecutivi (amministratore delegato) e degli altri dirigenti con poteri esecutivi. Accanto ai poteri di delibera e di decisione sono fondamentali anche quelli di verifica, tipicamente esercitati dal collegio sindacale e da altre figure di dipendenti della società, ma dotati di una posizione speciale che li sottrae alla dipendenza gerarchica da amministratori e dirigenti. La c. finance è l’insieme dei principi, metodi e procedure concernenti la gestione delle risorse finanziarie di un’impresa, con particolare riferimento al problema del reperimento e dell’allocazione dei fondi. L’obiettivo fondamentale delle decisioni di c. finance è quello di massimizzare il valore della società, investendo in progetti che abbiano valore attuale netto positivo. Progetti particolari sono quelli che consistono nell’acquisto o in accordi di fusione o di stretta collaborazione con altre aziende. Il reperimento delle risorse per finanziare i progetti selezionati implica la scelta fra utilizzo di risorse proprie o di mezzi di terzi e la determinazione della mistura ottima fra queste due forme di finanziamento. Entrano qui in gioco decisioni di aumento di capitale e di emissione di obbligazioni. Altre decisioni di c. finance sono quelle relative al pagamento di dividendi agli azionisti e alla concessione di incentivi come i bonus di risultato, anche sotto forma di opzioni, agli amministratori e ai manager. La c. security è il complesso delle strutture e delle attività che si occupano della sicurezza societaria, da intendersi in senso ampio come ogni precauzione tendente a contenere entro soglie soddisfacenti la probabilità di diminuzione della capacità di reddito e quindi del valore della società. La c. banking è l’attività bancaria dedicata alle imprese. Essa consiste nell’organizzazione, nella gestione e nello sviluppo di quell’insieme di relazioni di clientela costituito da imprese di dimensioni medie o grandi e si differenzia dal retail banking, ovvero l’insieme delle attività svolte dalla banca nei confronti di imprese di piccole dimensioni e di famiglie, e dal private banking, attività dedicata alla fornitura di servizi a privati con ingenti patrimoni finanziari.