Resina prodotta da diverse piante arboree delle Cesalpinioidee delle regioni tropicali, in particolare dei generi Trachylobium, Hymenaea e Copaifera. Alcune c. sono essudate dagli alberi attuali, altre, le più pregiate, si trovano allo stato fossile a poca profondità nel suolo, prodotte in epoche passate. La c. si presenta in masse con la superficie raggrinzita, di colore tra giallo chiaro e bruno rossiccio, fragili, a frattura concoide. In commercio si distinguono in dure (Zanzibar, Mozambico, Angola, Camerun), semidure (Angola, Manila), e tenere (Sierra Leone e America). Le c., specie le dure, sono poco solubili nei solventi usuali; per renderle solubili si riscaldano per alcune ore a circa 300 °C da sole o con olio di lino. Le c. sono il principale costituente di vernici e smalti di qualità pregiata. Specialmente le varietà fossili sono insostituibili per fabbricare smalti e lacche resistenti agli agenti atmosferici.
Olio di c. Liquido viscoso ottenuto per distillazione secca della c. sopra 300 °C; ha colore più o meno rosso, odore resinoso caratteristico; si usa come solvente della c., di altre resine ecc.