CONVOLVULACEE
Famiglia delle Dicotiledoni Simpetale, composta di erbe e di suffruttici a fusto volubile, più di rado di arbusti e alberi, con foglie alterne, semplici, mancanti nell'unico genere parassita (Cuscuta), a fiori con corolle spesso vistose dai vivaci colori e perciò usate come piante ornamentali. I fiori sono costituiti da un calice a 5 sepali ineguali, persistenti, da una corolla campanulata imbutiforme, con lembo intero, o a 5 lobi, avvolta a spirale nel boccio, da 5 stami inseriti sul fondo del tubo corollino con antere lunghe, biloculari, a deiscenza longitudinale e da un ovario circondato da un disco carnoso, con 2-4 logge contenenti ciascuna 1-2 semi, alle volte cotonosi alla superficie.
Comprende una quarantina di generi con circa 1200 specie, per la maggior parte proprie delle regioni intertropicali e in minor numero delle regioni temperate.
I botanici in generale dividono questa famiglia in 4 tribù: 1. Argirejee: ovario unico, frutto bacciforme, col genere tipo Argyreja Lour. delle Indie orientali; 2. Convolvulee: ovario unico, frutto cassulare, deiscente; vi appartengono i generi: Convolvulus L., Calyseegia R. BR.. Ipomoea L., Quamoclit Tourn., Evolvulus L.: 3. Dicondree: 2-4 ovarî distinti, frutto secco capsulare; genere tipo: Dichondra Forst. dell'Australia e Giamaica; 4. Cuscutee: piante parassite che, a differenza delle altre 3 tribù, hannno embrioni senza cotiledoni e mancano di foglie.
Fra le Convolvulacee abbiamo piante alimentari soprattutto nel genere Ipomoea; fra queste Ip. batatas Poir. (v. batata).
Le radici di altre Convolvulacee contengono gommo-resine purgative a potente azione drastica: così la gialappa (Ipomoea jalapa L., I. purga t. Hay), la scammonea (Convolvulus scammonia L.), il turbith (Convolvulus turpethum L.). Anche le radici di specie indigene quali il C. althaeoides, C. arvensis, C. soldanella e la Culystegia septium contengono 4-5% di resina purgativa e potrebbero forse servire da succedanei alle specie asiatiche sopra ricordate.
Alcune Cuscute, per il loro parassitismo, sono molto dannose all'agricoltura (v. cuscuta). Per la bellezza, l'abbondanza e la durata dei loro fiori, molte Convolvulacee sono coltivate come ornamentali nei giardini (Convolvulus, Ipomoea, Quamoclit, ecc.).