COMPARAZIONE (fr. comparation; sp. comparación; ted. Steigerung; ingl. comparison; dal latino comparatio)
Capacità di confronto che possiedono l'aggettivo e l'avverbio e che trova espressione con mezzi morfologici o sintattici: bellissimo oppure sehr schön, molto bello. Questo confronto parte da una forma normale detta latinamente "positiva", alla quale si oppone quella comparativa prima e quella superlativa poi.
Il comparativo può essere di uguaglianza (tanto bello quanto....), di maggioranza (più bello di....), di minoranza (meno bello di....); nelle lingue romanze è sempre espresso con una costruzione sintattica, in quelle germaniche con una morfologica, limitatamente alla categoria della maggioranza (ebenso schön wie...., weniger schön als...., ma schöner). In certe lingue il comparativo è usato non solo in senso relativo, ma anche in senso assoluto: così, non solo in latino, ma in tedesco ein älterer Mann "un uomo di una certa età"; non però in italiano.
Il superlativo (lat. superlativus, foggiato sul greco ὑπερϑετικόν) si distingue in relativo e assoluto. Nelle lingue classiche l'uno e l'altro si esprimono morfologicamente per mezzo d'un suffisso, mentre nelle lingue moderne si hanno spesso forme analitiche: in italiano per il superlativo relativo, in tedesco per il superlativo assoluto, in francese per tutti e due: bellissimo, il più bello; sehr schön, der schönste; très beau, l'homme le plus beau. Negli aggettivi d'uso più comune si è formato un sistema suppletivo: p. es., in greco ἀγαϑος-βελτίων, in latino bonus-melior. In italiano il rapporto analogo di buono e di ottimo è minacciato da un'azione di livellamento per cui si è fatto buonissimo.