COLLODIO
. È una soluzione alcoolico-eterea di nitrocellulosa o fulmicotone. Questo fu scoperto nel 1846 da Schoenbein. Secondo la nostra farmacopea, per ottenere il collodio si scioglie una parte di fulmicotone in un miscuglio di dodici parti d'etere e quattro parti di alcool.
Il collodio è un liquido limpido o leggermente opalescente, sciropposo, incoloro o lievemente colorato in giallo e odora di etere. È infiammabile e deve tenersi lontano da corpi in combustione. Il collodio disteso in sottile strato sulle piccole ferite si consolida subito in una pellicola che serve di protezione. Queste pellicole si rompono facilmente e si raggrinzano esercitando una pressione sui tessuti sottostanti. Per ovviare in parte a questo inconveniente si aggiunge il 3% d'olio di ricino; si ha allora il collodio elastico che è molto usato come adesivo o per incorporarvi varie sostanze medicamentose (salolo, iodoformio, acido tannico, acido salicilico, ecc.). Per facilitare la soluzione di certi principî insolubili nel miscuglio etereo-alcoolico s'usa anche il collodio all'acetone.