COCINCINA (X, p. 669)
Le origini prime della questione cocincinese si possono far risalire al 24 luglio 1945, giorno in cui il Giappone, alla vigilia della disfatta militare, proclamò solennemente l'indipendenza di tutte le popolazioni dell'Indocina (v. in questa App.). Il ruolo di stato dominante dei varî paesi indocinesi era stato assunto dal Viet-Nam (v. in questa App.) costituitosi dalla fusione delle due provincie (Ky) dell'Annam e del Tonchino e riconosciuto dalla Francia come stato autonomo nell'ambito della Unione francese il 6 marzo 1946. Nel frattempo, truppe francesi al comando del generale Leclerc erano sbarcate in Indocina (ottobre 1945) ove - malgrado l'ostilità del Viet-Minh (Partito nazionalista annamita, di ispirazione comunista) - erano riuscite a ristabilire quasi ovunque l'autorità francese. Il contrasto tra Francia e Viet-Nam trovava principalmente origine nel rifiuto da parte francese di consentire l'unione della Cocincina (il terzo Ky) alla repubblica del Viet-Nam: punto di vista, questo, diviso dagli stessi cocincinesi, i quali, invece, reclamavano l'autonomia con governo, esercito e finanze proprie. Pertanto la Francia propose di sottoporre a referendum popolare la questione della eventuale fusione della Cocincina con la repubblica di Viet-Nam ma, nel frattempo, permise la costituzione di un governo provvisorio cocincinese, presieduto da Nguyen Any, composto di elementi ostili ai piani annessionistici del Viet-Nam. Il 1° giugno 1946 l'ammiraglio Thierry d'Argentlieu, alto commissario francese di Indocina, annunciava a Saigon la decisione del proprio governo di riconoscere la repubblica di Cocincina come stato indipendente della federazione indocinese, nell'ambito della Unione francese.
Il 6 giugno veniva pubblicato il testo di una convenzione regolante i rapporti fra le due parti in virtù della quale: il presidente della repubblica di Cocincina, eletto da un consiglio consultivo con una maggioranza di due terzi, ha bensì facoltà di nominare i proprî ministri, ma la nomina di quelli preposti ai dicasteri-chiave richiederà l'approvazione del commissario francese per la Cocincina (art.1). Il commissario francese rappresenterà la Francia nonché la federazione indocinese nella Cocincina; sarà responsabile della sicurezza interna ed esterna, fungerà da consulente del governo e potrà infine adibire tecnici ed esperti civili francesi nel ramo dei pubblici servizî (art. 2). Il governo sarà costituito di 8 ministeri e di 3 sottosegretariati (art. 3).
Bibl.: Dossier France-Viet-Nam, in La documentation française, luglio 1947; J. Soustelle, La Cochinchine comme État autonome, in Feuille d'Avis de Lausanne, 11 novembre 1946; P. Gouar, For a French-Indochinese Federation, in Pacific affairs, marzo 1947.