CICADACEE (lat. scient. cycadaceae)
Famiglia di piante Gimnosperme molto importanti dal lato filogenetico, perché rappresentano il punto d'unione fra le Pteridofite e le Fanerogame Gimnosperme. Per l'aspetto generale esse si avvicinano alle Felci arboree e alle Palme, avendo come queste un fusto (stipite) semplice o poco ramificato, grosso e tozzo, terminato da un ciuffo di foglie; questi fusti sono rivestiti dai resti delle foglie morte e dalle squame intercalate. La loro struttura anatomica è come nelle Conifere, cioè senza trachee nel legno secondario, ma con sole tracheidi; attorno ad un grosso midollo centrale si ha dapprima nel fusto un unico anello di fasci collaterali; l'accrescimento successivo può avvenire in due modi: possono essere gli stessi fasci che seguitano ad accrescere per opera del cambio intrafasciale (Zamia, Dioon, Ceratozamia), oppure l'attività del cambio primario si arresta subito e all'esterno dei fasci primarî compaiono successivamente nuove zone anulari di cambio, le quali originano strati concentrici di legno (Cycas, Encephalartos, ecc.). In tutte le parti della pianta si hanno canali mucipari.
Le foglie delle Cicadacee sono pennate o bipennate, grandi e coriacee e durano diversi anni. Le infiorescenze sono terminali e ricordano lo strobilo delle Conifere: le maschili hanno foglie pollinifere squamiformi o peltate con numerosi sacchi pollinici, le femminili sono costituite da foglie più o meno ridotte (talora squamiformi) recanti al margine da 2 a 8 ovuli nudi. I fiori sono sempre unisessuali, dioici e aclamidi. L'ovulo possiede un solo tegumento, composto di tre strati di tessuti, e all'apice della nocella ha una camera pollinica. Nella nocella si formano da 3 a molti archegonî. La fecondazione avviene mediante spermi cigliati; i granelli pollinici, trasportati dal vento, arrivano alla camera pollinica della nocella, attratti da una goccia di liquido secreto dal micropilo, quivi la cellula terminale vegetativa del granello pollinico forma un budello entro il tessuto nocellare, che serve a nutrire il granello ed avvia gli spermi (di solito 2) all'oocellula.
Le infruttescenze delle Cicadacee portano foglie ridotte e squame che sostengono i semi. Questi hanno la parte esterna del tegumento carnosa e spesso colorata di rosso, la parte interna invece è dura; vi si trova un endosperma assai sviluppato, che costituisce la parte nutritiva, e un embrione con 1-2 (raramente 3-6) cotiledoni. Non è raro il caso che gli ovuli si possano accrescere anche senza fecondazione, in corpi simili a semi. Nelle radici di molte Cicadacee sí trovano delle ramificazioni coralliformi, che contengono batterî, micelî fungini o schizoficee (Anabaena).
Le Cicadacee contano 8 generi (Cycas, Stangeria, Dioon, Encephalartos, Macrozamia, Zamia, Ceratozamia, Microcycas) con 90 specie circa, distribuite nelle regioni calde dell'Africa tropicale e meridionale con le isole Comore, dell'Asia, dall'India alla Cina meridionale, Cocincina e Malesia, dell'Australia e dell'America, dalla Florida, Cuba e Messico al Perù, Bolivia e Brasile. Diverse Cicadacee si coltivan0 per ornamento; notevole la collezione esistente all'Orto botanico di Firenze. I fusti di molte specie (Cycas revoluta, C. circinnalis, Dioon edule) sono ricchi di amido e forniscono una fecola simile al sagu ricavato da alcune palme.