Nostlinger, Christine
Innamorata dell’utopia
«Chi scrive per i bambini ha la possibilità di far loro scoprire come sia possibile battersi per un mondo più giusto, più umano, più bello», ha detto la scrittrice austriaca Christine Nöstlinger quando, nel 1984, le fu conferito il premio Andersen internazionale, il ‘nobel della letteratura per ragazzi’. La scrittrice ha raccontato storie fantastiche ma anche ispirate a momenti di vita vissuta, mescolando umorismo, tenerezza, spirito irriverente e poesia
Cresciuta in Austria (è nata a Vienna nel 1936) la Nöstlinger ha frequentato l’Accademia di belle arti, ma quando si è resa conto che non sarebbe mai diventata un’artista ha preferito lasciar perdere. Si è sposata, ha avuto due figli, ha lavorato come giornalista e sceneggiatrice radiofonica e televisiva, poi ha incominciato a scrivere per i ragazzi con crescente entusiasmo.
Ha pubblicato un centinaio di libri ed è tradotta in molti paesi. I suoi romanzi sono di solito fantastici, surreali, ma alcuni fanno diretto riferimento alle esperienze personali, come Maikäfer, flieg! («Maggiolino, vola!») del 1973, cronaca della vita quotidiana in tempo di guerra, tra le incursioni aeree, l’occupazione russa, la mancanza di tutto, la fame, la capacità umana di sopravvivere in un mondo crudele, visto però con una certa ironia.
Di ispirazione autobiografica è anche Due settimane in maggio (1981), storia di una adolescente nella devastata Vienna dell’immediato dopoguerra. E sul Natale povero di quegli anni è costruito lo straordinario Buon Natale, Gesù Bambino!, pubblicato nel 1997.
I romanzi più famosi sono però quelli fantastici. A incominciare dal primo, Che m’importa di Re Cetriolo (1972), un tipico esempio della letteratura tedesca e scandinava per ragazzi degli anni Settanta, ispirato a una pedagogia permissiva. Qui la vita di una normale famiglia, con genitori quarantenni, tre figli tra gli otto e i quindici anni e un nonno, è sconvolta dall’intrusione di un Re Cetriolo scacciato dalle aspirazioni democratiche della laboriosa e muffita popolazione delle cantine. Dalla parte degli oppressi si schierano la mamma, il nonno e due figli, ma il padre, impiegato delle assicurazioni, e il figlio più piccolo sono decisi ad appoggiare le rivendicazioni del Re Cetriolo.
Fantascientifico è Il bambino sottovuoto, del 1975, storia di un bambino liofilizzato, prodotto da una fabbrica sperimentale e recapitato per sbaglio a una vedova disordinata ed estrosa. Le basterà versare nel barattolo, seguendo le istruzioni, una soluzione nutritiva inserita nel coperchio, che il nano grinzoso in esso contenuto diventerà un bel bambino di sette anni, educato e gentile. La fabbrica, avvedutasi dell’errore, vuole indietro il suo pacco, ma la donna non ci pensa neppure: si è affezionata a quel ragazzino, anche se è un po’ troppo perfetto, lo ha iscritto alla scuola del quartiere e le sembra felice. Invece di nasconderlo penserà a mimetizzarlo, rendendolo discolo e pasticcione: alla fine i fabbricanti lo considereranno un modello avariato, e rinunceranno alle loro pretese. Solo allora incomincerà la vera educazione del ragazzo, che non tornerà perfetto come all’inizio, ma non resterà neppure il discolo che era diventato.
In seguito la scrittrice si è lasciata tentare da una rilettura del capolavoro di Collodi. Il suo Nuovo Pinocchio (1988) conserva la ricchezza dell’inventiva, ma modifica il taglio pedagogico: anziché puntare sull’inevitabilità del castigo, esalta l’irrinuciabile sete di avventura e la cattiveria del burattino scompare. Un altro libro molto apprezzato è L’invenzione del signor Bat(man), dove una nonna bevendo una pozione speciale torna bambina, ma soltanto a metà.
La scrittrice non dimentica gli adolescenti e i loro turbamenti. Dopo Che stress! (1977) e Luki-live (1978), ha dedicato loro Furto a scuola (1991), Scambio con l’inglese (1994) e Bonsai (1999), uno dei titoli più apprezzati. Va infine citata una serie che segue la crescita di un’amicizia dall’infanzia all’adolescenza, composta, tra l’altro, da Cara Susi, caro Paul; Cara nonna, la tua Susi; Diario segreto di Susi. Diario segreto di Paul e La vera Susi, pubblicati tra il 1984 e il 1988.