Chimico (Strasburgo 1816 - ivi 1856), allievo di J. von Liebig e di J.-B. Dumas, professore alle università di Montpellier (1844) e di Strasburgo (1855). Uno tra i più eminenti chimici francesi intorno alla metà dell'Ottocento. Fondamentali furono i suoi contributi in chimica organica: insieme a A.-L. Laurent introdusse la teoria dei tipi, secondo la quale le molecole organiche sarebbero formalmente derivate da pochi raggruppamenti atomici fondamentali. Anche se non sopravvisse a lungo ai suoi fondatori, la teoria ebbe una grande importanza in quanto consentì la previsione e la preparazione di molti composti organici (lo stesso G. preparò l'acetanilide, l'acido solfanilico, l'anidride acetica, ecc.) e contribuì allo sviluppo della teoria della valenza e di quella della struttura. L'applicazione della teoria dei tipi alle equazioni chimiche e della legge di Avogadro portarono G. a proporre formule chimiche diverse e più corrette rispetto a quelle fino allora usate per i composti organici. Si deve a G. l'introduzione del concetto di serie omologa, basato sull'individuazione di composti simili per le proprietà e analoghi per le relazioni tra gli elementi nelle formule costitutive: G. stabilì, tra l'altro, che gli idrocarburi omologhi differiscono tra loro per un gruppo CH2 e determinò la formula generale degli idrocarburi saturi.