TALLONE, Cesare
Pittore, nato a Savona l'11 agosto 1853 da genitori piemontesi, morto a Milano il 21 giugno 1919. Dagli umili inizî come artigiano in una bottega ad Alessandria e, subito dopo, come scolaro di disegno ornamentale a Brera alla scuola del Bertini, passò in breve a una sicura fama di ritrattista, concorrendo nella sua arte, con la potenza dell'espressione coloristica, la rapida intuizione e penetrazione psicologica del soggetto. Fermamente attaccato al vero, e insensibile alle attrazioni deviatrici delle mode, fu tipicamente lombardo. Notevoli tra le principali opere i ritratti che si trovano nelle gallerie private, come la Giannoni di Novara; e pubbliche, come la Ricci-Oddi di Piacenza (I due cugini, Ritratto del pittore Raffele), la galleria d'arte moderna di Milano (La massaia). Scarsi, ma pure notevolissimi, taluni paesaggi, soprattutto ispirati alla campagna bergamasca. Fu professore di pittura alla Galleria Carrara di Bergamo e poi direttore negli anni che vanno dal 1885 al 1900: da tale anno fino alla morte, sostituì il Bertini a Brera nell'insegnamento della pittura.
Bibl.: E. Somaré, St. dei pittori ital. dell'Ottocento, Milano 1928 (con bibl.); id., Una mostra postuma di C. T., in Emporium, Settembre 1933, pp. 194-97; A. M. Comanducci, I pittori ital. dell'Ottocento, Milano 1934, s. v.