ALBERTINI, Cesare
Nacque a Mantova il 21 genn. 1770, e nel 1793 ottenne, come il padre Lorenzo, la licenza di farmacista, esercitando poi tale attività in Quingentole (Mantova). Nella "Tabella dei detenuti della provincia di Mantova" (cfr. le Lettere sirmiensi di F. Apostoli,cit. oltre), la quale elenca i deportati cisalpini ed altri prigionieri politici del 1799-1800, l'A. viene definito "democratico, ardito terrorista ed inscritto al Catalogo dei Franchi Muratori". Deportato a Zara e a Petrovaradin, rimpatriò in seguito al trattato di Lunéville (1801). Nello stesso anno fu deputato ai Comizi di Lione come consultore straordinario della Camera di commercio del dipartimento del Mincio, e venne nominato nel Collegio elettorale dei commercianti.
Fu arrestato e processato a Mantova nell'agosto 1815, perché accusato di attività politica in connessione col tentativo murattiano, e fu rilasciato dopo sei mesi trascorsi nel carcere della Mainolda. Nel 1822 le rivelazioni di detenuti modenesi nel castello di Rubiera causarono la cattura (24 aprile) di alcuni federati mantovani, fra cui l'A. e L. Manfredini. Il Manfredini confidò quanto sapeva all'A., il quale, sottoposto a duri interrogatori, finì per rivelare alla commissione d'inchiesta inquirente ogni cosa sui rapporti dei cospiratori parmigiani con quelli del Lombardo-Veneto. Con sentenza del 16 dic. 1823 l'A., che, fra l'altro, era stato riconosciuto come attivo affiliato alla massoneria, fu dichiarato reo di alto tradimento e meritevole della pena capitale, la quale, con risoluzione sovrana del 26 apr. 1824, gli venne commutata in quindici anni di carcere duro da espiarsi nella fortezza dello Spielberg. E là, ammalatosi d'idropisia, l'A. morì il 30 ott. 1833.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Mantova, Protoc. Gen. della Ces. R. Prefettura del Dipart. del Mincio (141) n. progr. 1414, n. partic. 641 (per l'arresto del 1815); ibid., I. R. Delegazione Provinciale, Atti riserv. a. 1834, b. 78; ibid., Minist. Giustizia e Minist. Interno (docc. citati in A. Sandonà, Contributo alla storia dei processi del Ventuno e dello Spielberg,Torino 1911, pp.48-53, 125-126, 439-440 e passim);A. D'Ancona, Le lettere sirmiensi di F. Apostoli,Roma-Milano 1906, pp. 363-364; A. Luzio, La massoneria e il Risorgimento italiano,Bologna 1925, pp. 126, 137-138; A. Rezzaghi, La terra di Segnate e limitrofi,Modena 1928, p. 207; D. Spadoni, Milano e la congiura militare nel 1814 per l'indipendenza italiana, Modena 1937, II, p. 195; R. U. Montini, Protocolli d'ingresso allo Spielberg,in Rass. Stor. del Risorgimento,XXVII (1940), pp. 906-913; U. Da Como, I Comizi Nazionali in Lione per la costituzione della Repubblica Italiana,Bologna 1940, III, 2, p. 3.