CATERINA di Svezia, santa
Figlia di santa Brigida di Svezia (v.), nacque nel 1331 o 1332; all'età di 13 o 14 anni sposò Egard von Kürnen col consenso del quale fece voto di castità. Nel 1349 accompagnò sua madre a Roma, e, ricevuta la notizia della morte di suo marito, non si separò più da sua madre, seguendola anche, nel 1372, a Gerusalemme. Mortale la madre a Roma il 23 luglio 1373, C. ne accompagnò in Svezia la salma e colà prese dimora nel monastero di Vadstena, casa madre delle brigidine. Nel 1375 intraprese un altro viaggio a Roma per assistere ai preparativi per la beatificazione di sua madre e per ottenere dal papa la conferma delle brigidine. Durante questa sua dimora a Roma s'incontrò con Caterina da Siena, con la quale difese Urbano VI. Dopo cinque anni (1380) ritornò in Svezia, dove morì il 24 marzo del 1381. Scrisse un'opera: "Consolazione dell'anima" (melinna Troëst), perduta. Innocenzo VIII autorizzò nel 1474 il culto già prestatole: la sua festa si celebra il 22 marzo.
Bibl.: Bibliotheca hagiographica latina, Bruxelles 1898-99, p. 257; id., Supplementum, Bruxelles 1911, p. 73; Acta Sanctorum, Mart. III, 505 segg.; 3ª edizione, p. 503 segg. Le principali biografie di S. Caterina sono indicate in U. Chevalier, Répert. des sources hist. du M. A. (1905), col. 816. Delle opere più recenti riferiamo qui soltanto: Studier i Vadstena klosters och Birgittinordens historia intill midten of 1400 talet, Upsala 1905; Svensk kyrka, kungadöme och pavemakt 1363-1414, Upsala 1925.