CARLO VIII re di Svezia (1448-1457, 1464 e 1467-1470), re della Norvegia (1449-1450)
Nacque nel 1409, morì il 15 maggio 1470. Figlio del cavaliere svedese Cnut (Canuto) Thordsson della nobile famiglia Bonde, C. si unì nel 1434 alla grande insurrezione, condotta da Engelbrekt, che si proponeva di sciogliere la Svezia dall'unione con la Danimarca e di restaurare il regno nazionale. Divenuto capo del partito nazionale dopo la morte di Engelbrekt (1436), espulsi i Danesi, governò il regno col titolo di riksförestandare (amministratore). C. era però troppo aristocratico per potere, alla lunga, sostenere il partito democratico dell'indipendenza contro il partito potentissimo degli unionisti, al quale apparteneva una gran parte dell'aristocrazia. Egli aderì quindi (1440) al ristabilimento dell'unione, sotto il nuovo re di Danimarca Cristoforo di Baviera, e ottenne in cambio vastissime assegnazioni di terre, fra le quali tutta la Finlandia. Tuttavia dopo la morte del re Cristoforo (1448) C. fu eletto re dal partito nazionale; per un certo tempo, fu riconosciuto in tutto il regno e l'anno dopo, in seguito a una spedizione militare, anche in Norvegia, sebbene qui gli fosse contrapposto il nuovo re di Danimarca, Cristiano I, eletto re anche di Norvegia dal partito opposto. C. non poté sostenersi contro il rivale, e nel 1450 dovette cedergli la corona di Norvegia. Uomo di carattere troppo mite, per quei tempi così difficili. L'aristocrazia guardava a lui con invidia e malevolenza, che presto degenerarono in aperta ostilità. Sotto la direzione dell'arcivescovo Jöns Bengtsson Oxenstierna si ricompose il partito unionista, e il re di Danimarca fu richiamato in Svezia. C. si diede alla fuga (1457), riparando a Danzica, dove restò fino al 1464, quando l'insurrezione nazionale contro i Danesi lo richiamò al trono di Svezia. Non durò che sei mesi, e per la seconda volta dovette lasciare la corona, recandosi in Finlandia. Nel 1467 terza assunzione al trono svedese e questa volta fino alla morte, avvenuta tre anni dopo (1470).