GANFINI, Carlo
Nacque a Siena il 29 sett. 1873 da Giulio e da Maria Franci, e nella sua città - completati gli studi superiori - conseguì la laurea in medicina e chirurgia. Trasferitosi presso l'Università di Genova, prestò servizio nell'istituto di anatomia umana diretto da P. Lachi dapprima con la qualifica di assistente (dal 1896) e quindi di capo settore (1898-1919). Conseguita nel 1901 l'abilitazione all'insegnamento dell'anatomia umana, negli anni 1907, 1909 e 1910 partecipò ai concorsi per professore straordinario di anatomia banditi dalle Università di Parma, Cagliari e Sassari, ottenendo lusinghieri giudizi. Dopo aver prestato servizio come maggiore medico presso l'ospedale Tollot di Genova durante il conflitto mondiale, il G. fu, nel 1920, incaricato dell'insegnamento dell'anatomia nell'Università di Cagliari; quindi, nel 1923, fu nominato professore straordinario della stessa disciplina nella libera Università di Camerino. Nel 1924 fu trasferito presso l'Università di Sassari, ove due anni dopo divenne professore ordinario di anatomia umana; in questa sede nel 1925 la facoltà medica gli affidò anche l'incarico dell'insegnamento dell'anatomia comparata per gli studenti di medicina e nel 1927 fu designato preside della facoltà di medicina e chirurgia. Nel 1928, infine, succedendo al Lachi che aveva raggiunto i limiti di età, fu trasferito all'Università di Genova, alla direzione della cattedra e dell'istituto di anatomia umana normale. Nella sede genovese, che potenziò nell'organizzazione e nelle strutture arricchendone la raccolta anatomica con numerosi preparati macro e microscopici, il G. concluse la sua carriera.
Appassionato studioso di morfologia e morfogenesi, il G. si segnalò per la sua brillante attività di ricercatore nel campo dell'anatomia umana e in quello dell'anatomia comparata.
Particolarmente accurata fu la sua osservazione sulla struttura della mucosa che riveste la cassa del timpano, che gli consentì di dimostrare la presenza, da altri autori fino ad allora messa in dubbio, di ghiandole tubulari di due tipi: alcune lunghe, altre molto brevi e di aspetto molto rudimentale, che chiamò "intraepiteliali" e che interpretò come espressione della tendenza della mucosa a invaginarsi (Ricerche istologiche sulla struttura della muccosa della cassa del timpano di alcuni mammiferi, in Anatomischer Anzeiger, XXVI [1905], pp. 272-280). Altre brillanti osservazioni il G. condusse sulla struttura e sullo sviluppo delle ghiandole sessuali (La struttura e lo sviluppo delle celluleinterstiziali del testicolo, in Monitore zoologico italiano, XII [1901], 11, pp. 327-332; Struttura e sviluppo delle cellule interstiziali del testicolo, in Archivio italiano di anatomia e di embriologia, I [1902], pp. 233-294; Le terminazioni nervose nelle ghiandole sessuali, ibid., II [1903], pp. 31-44; Sulla struttura e sviluppo delle cellule interstiziali dell'ovaio. (Contributo allo studio dello sviluppo dell'ovaio), in Boll. della R. Acc. medica di Genova, XXI [1906], pp. 41-50; Sul probabile significato fisiologico dell'atresia follicolare dell'ovaio di alcuni mammiferi, in Arch. ital. di anatomia e di embriologia, VI [1907], pp. 346-357; Sulla struttura e sullo sviluppo delle cellule interstiziali dell'ovajo. (Contributo allo studio dell'organogenesi dell'ovajo), ibid., VII [1908-09], pp. 374-457; Sulle trasformazioni che subisce l'ovaio destro degli uccelli (gallus) durante la vita embrionaria, ibid., VIII [1909] pp. 14-26) e sulla morfologia dei surreni dell'uomo (Alcune particolarità morfologiche delle glandulae suprarenales dell'uomo, ibid., IV [1905], pp. 63-80). Il G. fu inoltre autore di ricerche sullo sviluppo del sistema nervoso simpatico che costituirono un importante contributo alla conoscenza dell'organogenesi dei cordoni simpatici e dei gangli annessi ai nervi cranici (Lo sviluppo del sistema nervoso simpatico in alcuni pesci, ibid., X [1911], pp. 574-645; Lo sviluppo del sistema nervoso simpatico in alcuni rettili, ibid., XIII [1914], pp. 492-538; Lo sviluppo del sistema nervoso simpatico negli uccelli, ibid., XV [1916-17], pp. 91-138; Sullo sviluppo del sistema nervoso simpatico dei mammiferi, ibid., XVI [1917-18], pp. 43-125; Su alcuni gangli del III, V, e tronco anteriore del VII in embrioni di Amnioti, ibid., pp. 342-381). Meritano ancora di essere ricordate del G. alcune osservazioni di osteologia di interesse anatomo-topografico (Il significato morfologico del Tuberculum pharingeum ossis occipitis, in Monitore zoologico italiano, XII [1901], 2, pp. 33-40; Sopra alcune faccette articolari del basi-occipitale in rapporto ai processi basilari, ibid., XVII [1906], pp. 60-68; Osservazioni sul foro di Vesalio dell'osso sfenoide, in Arch. ital. di anatomia e di embriologia, XI [1912-13], pp. 536-544), la descrizione del lobo intermedio dell'ipofisi della pecora (Su uno specialelobulo dell'hypophysis cerebri in embrioni dipecora e sul suo significato, in Arch. ital. di anatomia e di embriologia, XIX [1921], pp. 95-121), l'indagine sullo sviluppo di un tratto del midollo spinale degli uccelli (Sulla origine degli elementi che formano la bolla gelatinosa del midollo lombo-sacrale degli uccelli, in Riv. sperimentale di freniatria e medicina legale delle alienazioni mentali, LIV [1930], pp. 484-499).
Il G. morì a Siena il 31 dic. 1942.
Fonti e Bibl.: Notizie del Servizio affari demografici del Comune di Siena; Necr. in Monitore zoologico italiano, LIV (1943), 1-2, pp. 14-16; G. Lambertini, Diz. anatomico (Anatomici e morfologi e loro trovati), Napoli 1949, p. 395; L. Testut, Anatomia umana, VII, Torino 1949, p. 457.