CARACCIOLO, Tommaso, detto Masillo
Nacque a Napoli il 28 genn. 1612 da Fabio, principe di Forino, e da Aurelia Caracciolo.
Quando nel 1634 fu ucciso uno dei suoi fratelli, Ottavio, cominciò fra la famiglia di lui ed i sostenitori della vedova dell'ucciso una faida che coinvolse anche il C., il quale si sottrasse fortunosamente a un attentato e fu anche imprigionato. Il 21 febbr. 1645 gli morì la moglie, Vittoria Sersale, sposata il 9 nov. 1638, che gli lasciò i figli Fabio, Giuseppe, Ottavio, Antonia e Porzia. Successivamente egli passò a seconde nozze con Marzia Caracciolo, da cui ebbe Domenico, Gaetano, Giovanni Battista, Aurelia e Teresa.
Del giugno del 1647 è un'episodio di intolleranza che rischiò di far scendere in duello il C., che era deputato del comune per il Tesoro di s. Gennaro, con Tommaso Guidazzo titolare della stessa cappella. Scoppiato il tumulto capeggiato da Masaniello, il C., contrariamente agli altri componenti della sua casata, si mise dalla parte dei popolari e divenne in seguito all'arrivo del duca di Guisa a Napoli, uno dei suoi più fedeli sostenitori. Dal Lorena fu nominato allora suo cavallerizzo maggiore e reggente della Vicaria. La sua presa di posizione fu duramente giudicata anche dai parenti. Quando infatti il duca di Guisa, prigioniero a Capua, chiese notizie del C. al principe di Forino, suo nipote, questi si rifiutò di rispondere non considerando più il C. suo zio.
Inoltre i filospagnoli giudicarono che fosse stata l'avidità la molla che lo aveva spinto ad appoggiare Enrico di Lorena, sostenendo che il modo con cui aveva tenuto gli uffici del comune lo confermava. Forse non sapremo mai perché il C. si allontanò dalla lealtà verso il sovrano, ma certo sembrava fanaticamente attaccato alle sue idee, tanto che obbligò un suo figlio a sostituire all'abito di fraticello, precedentemente impostogli, quello alla moda francese.
Oltre alla data della morte, 7 marzo 1670, e il luogo della sepoltura, la chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, non si hanno di lui altre notizie.
Fonti e Bibl.: F. Capecelatro, Annali della città di Napoli dal 1631..., Napoli 1849, pp. 47 s.; Id., Diario, a cura di A. Granito, I, Napoli 1850, pp. 11 s., 51 e Annot., pp. 10, 14; II, ibid. 1852, pp. 179, 278 s., 283; III, ibid. 1854, pp. 57, 239 s.; F. Fabris, La geneal. della famiglia Caracciolo, a cura di A. Caracciolo, Napoli 1966, tav. XVI.