CANOZI (o Genesini o da Lendinara)
Famiglia d'intagliatori, intarsiatori e pittori di Lendinara. Andrea, ricordato nel 1447, ebbe a figliuoli Lodovico, Lorenzo e Cristoforo. I C. collaborarono (1449) con gli Abaisi.
Lorenzo, nato in Lendinara nel 1425, morto in Padova nel 1477, poté conoscere a Ferrara Piero della Francesca, e ne risentì l'influenza. Fra Luca Paciolo lo dice prospettico "alli tempi suoi supremo". Operò a Lendinara, Venezia, Vicenza, Modena, Padova. Egli sviluppò l'arte della tarsia in maniera pittorica. Ebbe aiuti il figlio Giovan Marco e il genero Antonio dell'Abate. L'altro figlio Cesare fu anche intarsiatore.
Cristoforo si formò alla scuola di Lorenzo, operò a Modena, Pisa e Lucca, dove rimangono cinque grandiosi intarsî al museo (1488). Delle sue pitture non è rimasta che la Madonna della Collana a Modena (1482). Di maniera simile al fratello, fu aiutato dal figlio Bernardino, da Luchino Bianchi e dai Civitali.
Bernardino, intarsiatore, operò col padre e con lo zio. Ha stalli nel museo di Parma e un gran coro nella cattedrale di Ferrara, al quale lavorò fino al 1520, anno della sua morte.
Bibl.: G. Fiocco, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con bibl.). Vedi inoltre: C. Campori, Gli artisti ital. e stran. negli Stati Estensi, Modena 1855, p. 22 segg.; M. Caffi, Dei C., ecc., Lendinara 1878; A. Dondi, Not. st. art. del duomo di Modena, Modena 1896, pp. 36-37; L. Tanfani Centofanti, Notizie di artisti, Pisa 1898, pp. 131-133; G. Fumagalli, Lexicon, ecc., Firenze 1905, pp. 184-185 e 272-273; (P. Campetti), Catal. della Pinac. Com. di Lucca, Lucca 1909, pp. 87-88; A. Venturi, Un quadretto supposto di L. da Lendinara, in L'Arte, XXVI (1923), p. 18 segg.