Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1932 - Lubień, Poznań, 2008). Tra i padri fondatori della democrazia polacca, specialista di storia sociale e della cultura del Medioevo, prof. (dal 1972) all'univ. di Varsavia. Tra i suoi studî sulla povertà e sulle condizioni di vita dei lavoratori e degli emarginati, ricordiamo: Najemna siła robocza w rzemiośle Paryża, XIII-XV w (1962; trad. it. Salariati e artigiani nella Parigi medievale, 1975); Życie codzienne w Paryżu Franciszka Villons (1972; trad. it. I bassifondi di Parigi nel Medioevo. Il mondo di François Villon, 1990); Inutiles au monde. Truands et misérables dans l'Europe moderne, 1350-1600 (1980; trad. it. Mendicanti e miserabili nell'Europa moderna, 1350-1600, 1985); Litość i szubienica. Dzieje nędzy i miłosierdzia w Europie (1989; trad. it. precedente all'ed. polacca, La pietà e la forca. Storia della miseria e della carità in Europa, 1986); Świat "Opery żebraczej" ("Il mondo dell'"Opera dei mendicanti"", 1989; trad. it. precedente all'ed. polacca, La stirpe di Caino, 1988). Fu perseguitato per il suo sostegno a Solidarność, di cui fu presidente dal 1988. Deputato dal 1989 al 2001, nel 2004 è entrato a fare parte del Parlamento europeo. Nel 2007 ha preso posizione contro il governo polacco sul tema dei provvedimenti adottati in merito alla lustracija (legge sulla “decomunistizzazione”), in seguito parzialmente respinti dalla Corte costituzionale.