bronchite
Infiammazione, acuta o cronica, dei bronchi. Può essere di natura infettiva (per lo più virale o batterica) o irritativa (da inalazioni di gas, vapori, fumi, polveri); può avere i caratteri di affezione eminentemente respiratoria o far parte del quadro clinico di una malattia a carattere più generale (morbillo, tifo, ecc.).
La b. può essere diffusa a tutto l’albero bronchiale, con partecipazione della trachea (tracheobronchite), oppure localizzata ai grossi bronchi (macrobronchite) o ai piccoli (microbronchite). Può risolversi spontaneamente, dopo alcuni giorni, oppure diffondersi, nei soggetti immunodepressi, al tessuto polmonare (broncopolmonite) o coinvolgere, in bambini e vecchi debilitati, i bronchi minori (b. capillare), ostacolando gravemente la respirazione. Forme partic. sono la b. asmatica, la b. fibrinosa, con formazione d’essudati a stampo bronchiale (diplococcica), la broncoalveolite, secondaria a processi tubercolari del parenchima polmonare, la b. ulcerativa, dovuta al bacillo di Vincent e a uno spirillo, la bronchiolite fibrosa obliterante, la broncomicosi, la broncospirochetosi. L’essudato (che viene eliminato come escreato o espettorato) può essere mucoso, mucopurulento, purulento (fetido nella bronchite cronica), talora molto abbondante. Si definisce genericamente come b. cronica l’ipersecrezione cronica da parte della mucosa bronchiale che, sul piano clinico, si traduce in tosse ed espettorazione, presenti in modo subcontinuo o recidivante per mesi o anni. In tali casi può evolvere verso l’insufficienza respiratoria di tipo ostruttivo (➔ enfisema). Data la molteplicità delle cause, la varietà delle forme cliniche ecc., la terapia della b. è diversa da caso a caso.