BISHĀRĪN
. Popolazione che occupa una lunga striscia di territorio lungo la sponda destra del Nilo, per un'estensione di circa 130 chilometri a sud del confine egiziano. È di origine Begia, con molta immistione di elementi arabi e di elementi negri. Parla un dialetto begia, sebbene la lingua araba sia da essa largamente conosciuta. Le condizioni del suolo su cui vive le impongono una vita nomade e la pastorizia. Come ordinamenti sociali e famigliari, non si differenzia gran che dai suoi vicini e consanguinei Hadendowah. Sebbene sopravvivano avanzi dell'antico paganesimo (p. es. una specie di venerazione del serpente e della pernice, la cui uccisione si considera illecita), l'islamismo è stato da secoli accolto dalla tribù, e ne va plasmando sempre più profondamente lo spirito, gl'istituti e gli usi. La tribù ha avuto una parte non trascurabile nelle guerre fra Anglo-Egiziani e Dervisci.
Bibl.: C. G. Seligman, Note on Bisharin, in Man, giugno 1915; H. Almkvist, Die Bischari-Sprache in Nordost-Afrika, Uppsala 1881-85.