BINARISMO
. Il termine viene usato generalmente in linguistica per indicare la teoria fonologica elaborata da R. Jakobson secondo cui i sistemi fonologici di qualunque lingua sono basati su un numero limitato (circa una dozzina) di opposizioni fonologiche binarie. Si può costruire una matrice con la lista dei fonemi lungo il lato superiore, e la lista delle opposizioni binarie lungo il lato sinistro: ad ogni fonema corrisponde una colonna di caselle, ciascuna delle quali conterrà un +, un − o uno zero, a seconda che il tratto distintivo abbia valore positivo, o negativo, o non sia pertinente per il fonema in questione. La teoria ha due componenti, una di provenienza hegeliana, legata alla formazione filosofica di Jakobson, e inquadrata nella tendenza a interpretare i fatti linguistici in termini di opposti (come del resto accadeva per le dicotomie saussuriane), l'altra che si collega alla teoria dell'informazione e alla cibernetica, in cui l'unità elementare è il bit, o scelta binaria, e al funzionamento dei calcolatori per i quali qualsiasi informazione dev'essere codificata in numerazione binaria, dalle lettere dell'alfabeto alla numerazione decimale (0 = 0000; 1 = 0001; 2 = 0010; 3 = 0011 ecc.). La teoria è stata collegata anche alla costituzione psico-fisiologica umana: la trasmissione dell'informazione nel sistema nervoso avviene attraverso impulsi di carattere binario. La teoria viene fatta risalire al 1938 (Observations sur le classement phonologique des consonnes, ristampato in Selected Writings, I, L'Aia 1962, pp. 272-79) ed è stata esposta sistematicamente nell'opera che Jakobson ha scritto in collaborazione con C. G. M. Fant e M. Halle, Preliminaries to speech analysis. The distinctive features and their correlates (M.I.T. Acoustics Laboratory, Technical Report No. 13, 1952; edizione ampliata, Cambridge, Mass., 1966). Nell'elaborazione di Chomsky e Halle la teoria è stata incorporata, con notevoli modifiche, nel componente fonologico della grammatica generativa trasformazionale; cfr. N. Chomsky, M. Halle, The sound pattern of English, New York 1968. Un'esposizione sistematica della fonologia binaristica, con dettagliata applicazione all'italiano, è offerta da Žarko Muljačić, Fonologia generale e fonologia della lingua italiana, Bologna 1969, la cui matrice da lui proposta per l'italiano è data in tabella.