BERNARDINO da Balbano (Balvano)
Nacque a Balvano (Potenza) nei primi anni del sec. XVI e vestì l'abito dei frati minori cappuccini. Assai stimato per la profonda dottrina e la santità dei costumi, contribuì in larga misura al diffondersi dell'Ordine cappuccino nel Mezzogiorno d'Italia, e nel 1543 fu eletto a Gravina ministro provinciale della provincia di San Gerolamo, che comprendeva parte delle Puglie e la Basilicata.
Oratore sacro fra i più acclamati del suo tempo, si dedicò con grande zelo alla lotta contro l'eresia, percorrendo senza soste la Calabria, la Sicilia, le Puglie e la Basilicata. Così intensa era la sua attività che, avendo egli predicato nel 1552 a Messina con grandissimo successo di popolo, il cardinale Giovanni Andrea de Mercurio, arcivescovo di quella città, dové chiedere il diretto intervento dei papa Giulio III per ottenere che vi tornasse nel 1554 (cfr. Bullarium Ordinis FF. Minorum s. P. Francisci capucinorum, III, Romae 1745, pp. 48 s.). Nel 1553 fu ad Agrigento e a Lecce, città nella quale disperse - non senza grave pericolo di vita - un nucleo di valdesi.
Guardiano del convento di Potenza nel 1554, B. negli ultimi anni della sua vita fu in fama di santità: gli si attribuirono alcuni miracoli e il dono della profezia (cfr. Benedetto Palocci da Scandriglia, Frutti serafici, overo Laconismo delle vite dell'Huomini più illustri in santità e dottrina de' Frati Minori capuccini, Roma 1656, pp. 59 s.).
B. sarebbe morto, secondo quasi tutti i biografi, nel 1558, a Cosenza o a Potenza. è certo, però, che nel 1560, quando i conventi cappuccini della Basilicata si distaccarono da quelli della Puglia, B. fu il primo ministro provinciale della nuova provincia. Con ogni probabilità morì intomo al 1570.
Lasciò numerose opere a stampa di argomento mistico o edificante, tanto in italiano quanto in latino.
Per tre suoi scritti latini - il Tracratus de eloria Paradisi, il De septem regulis bene vigendi e le Meditationes de vita Christi, et vius Matris Virginis Mariae - non è possibile indicare né il luogo né l'anno di edizione. Un opuscolo ascetico, De novem effusionibus sanguinis D. N. Iesu Christi, fu pubblicato a Venezia nel 1559 e a Parigi nel 1601, mentre un Tractatus de praedestinatione, et libero hominis arbitrio uscì a Venezia nel 1593.
In italiano B. diede alle stampe lo Specchio d'orazione, nel quale si contengono la necessità, e i frutti di quella (Roma 1537 e Parma 1537). L'opera, che s'avvale di un dettato non privo di semplicità e di grazia, pur se talvolta faticoso, ebbe grandissima fortuna. Fu riedita più volte (Messina 1553 e 1573; Roma 1556 e 1566; Parma 1556 e 1566; Venezia 1564, 1566 e 1593; Carmagnola 1581; Bologna 1605, con correzioni e aggiunte) e tradotta in francese (Miroir de l'oraison,Paris 1601), in spagnolo (Zaragoza 1604) e in latino da un anonimo frate certosino di Brescia (Monachii 1627).
A lui si deve ancora Il mistero della flagellazione di N. S. Gesù Cristo ridotto in forma di meditazione per tutti i giorni della settimana (Venezia 1537; e ibid. 1559 e 1589), dei quale anche furono pubblicate traduzioni in francese (Paris 1601, Douai 1605, Rouen 1618), in tedesco (Trèves 1618) e in latino (Coloniae Agrippinae 1625). Poiché alcuni autori attribuiscono un Trattato della Passione di Gesù Cristo, e principalmente della sua flagellazione - del quale si ignora data e luogo di stampa - a un tal Mattia Balbano da Otranto cappuccino, contemporaneo di B., G. Sbaraglia, in Supplementum et castigatio ad Scriptores trium Ordinum S. Francisci (I, Romae 1908, p. 132; II, ibid. 1921, p. 234), avanza l'ipotesi che si tratti della medesima opera e del medesimo autore, e che Mattia sia il nome di battesimo di Bernardino da Balbano.
Bibl.: Z. Boverio, Annalium seu sacrarum historiarum Ordinis minorum s. Francisci qui capuccini nuncupantur, I, Lugduni 1632, pp. 553 s.; Dionigi da Genova, Bibliotheca scriptorum Ordinis minorum S. Francisci capucinorum, Genuae 1691, pp. 56 s., 239; Bernardo da Bologna, Bibliotheca scriprorum Ordinis minorum s. Francisci capuccinorum, Venetiis 1747, pp. 43 s., 185; G. B. Tafuri, Istoria degli scrittori nati nel Regno di Napoli, III,2. Napoli 1752, pp. 99-101, 456 s.; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, p. 79; C. Villani. Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemporanei, Trani 1904, p. 90; Salvatore da Valenzano, I cappuccini nelle Puglie, Bari 1926, pp. 63-65, 283, 285; Felice da Mareto, Tavole dei capitoli generali dell'Ordine dei FF. MM. cappuccini, Parma 1940, p. 73; Emanuele Martina da Francavilla, Cronaca dei Frati minori cappuccini di Puglia, Bari 1941, pp. 51, 53-58, 59, 90; Lexicon capuccinum, Romae 1951, col. 201; Enc. catt., II, col. 1405.