SCHULTZE, Bernard
Pittore, nato a Schneidemühl il 31 maggio 1915. Studiò a Berlino, poi a Düsseldorf; dal 1964 al 1967 soggiornò a New York e a Parigi, e nel 1968 si stabilì a Colonia dove attualmente vive e lavora. La sua prima personale è del 1947, a Mannheim, seguita da quelle a Parigi alla Galleria Facchetti nel 1956, e alla Galleria D. Cordier nel 1958. Nel 1961 la Kunsthalle di Baden Baden organizzò una retrospettiva della sua opera. Altre grandi mostre personali sono quelle del 1966 ai musei di Leverkusen, Karlsruhe, San Francisco; quelle al Palais des Beaux Arts (Bruxelles 1969), al CNAC di Parigi (1971). Le prime ricerche di S. si sviluppano nell'area della pittura tachiste e poi dell'Informale. Nel 1957 iniziò i suoi "quadri rilievo" su cui è centrata tutta la sua produzione successiva. Costruiti su un telaio-armatura su cui vengono applicati materiali diversi (carta, fili di ferro, brandelli di tessuto), essi trovano tuttavia nella materia cromatica, violenta e suggestiva, il loro reale elemento unificante, per cui le inquietanti costruzioni tridimensionali restano subordinate a una ricerca essenzialmente pittorica. Un universo fantastico e putrescente circonda il personaggio chiave delle sue composizioni, il "manichino Migof" che è il protagonista delle sue inquietanti esplorazioni (per es.: Cadavere dell'astronauta Migof, Incontro sui luoghi della decrepitudine, ecc.). Tale universo trova un preciso riferimento culturale nel Surrealismo, che è un elemento integrante della cultura dell'artista. S. è inoltre autore di numerosi scritti. Vedi tav. f. t.
Bibl.: W. Grözinger, Schultze, Colonia 1964; Catalogo della mostra Bernard Schultze, Centre National d'Art Contemporain (testi di B. Schultze, A. Jouffroy, W. Grohmann, P. Selz), Parigi 1971.