BEMBO, Benedetto
Pittore, di origine bresciana, che nel 1465 operava a Bergamo. Ne sono conservate alcune opere: un polittico, firmato e datato 1462, con la Vergine ed il Bambino fra quattro Santi, e gli apostoli nella predella, composto alla gotica già nel castello di Torchiara (Parma), ora nel palazzo Davanzati a Firenze; gli affreschi della sala d'oro del castello suddetto (già esistenti nel 1463) magnificanti gli amori di Pier Maria Rossi e di Bianca Pellegrini; una Fuga in Egitto, dipinto murale frammentario in S. Michele di Cremona e tre parti d'un polittico nel Museo della stessa città. Nelle opere di Torchiara il B., che disegna in modo netto, talora aspro e metallico, mostra conoscenza del rinnovamento pittorico padovano; ma i panneggi triti e la minuta ornamentazione lo rivelano sempre orientato verso gl'ideali del gotico fiorito, specie negli affreschi ricchi di squisiti spunti realistici. Il dissidio nel pittore fra le nuove tendenze e la tradizione appare anche nell'affresco di Cremona; mentre nei resti del polittico al museo l'artista sembra avvicinarsi allo stile del caposcuola lombardo Vincenzo Foppa.
Bibl.: F. Malaguzzi-Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente); P. Guerrini, I maestri di Vincenzo Foppa, Bonifacio e Benedetto Bembo, pittori bresciani del Quattrocento, Brescia 1912, anche in Illustrazione Bresciana, dicembre 1911; P. Toesca, La pittura e la miniatura nella Lombardia, Milano 1912, p. 572 segg.; M. Salmi, Un nuovo B. B., in Dedalo, VII (1926-27), pp. 43-50.