LATOMUSI, Bartholomaeus
Insigne umanista cattolico, nato ad Arlon (Lussemburgo) verso il 1485, morto a Coblenza il 3 gennaio 1570. Nei documenti relativi alla sua gioventù viene chiamato Bartholomaeus Henrici, dal nome del padre, che era un tagliapietre (Steinmetz, Masson), onde il figlio grecizzò più tardi il nome del mestiere paterno, chiamandosi Latomus. Studiò a Friburgo in Brisgovia; insegnò a Colonia, Lovanio, Treviri, e dal 1533 a Parigi con gran successo, illustrando soprattutto Cicerone. Nel 1539-40 visitò l'Italia; nel 1542 si stabilì a Coblenza. Ivi si oppose energicamente, anche con scritti, all'introduzione della Riforma tentata da Bucer. Intervenne alle diete di Spira (1544), di Worms (1545) all'incontro di Ratisbona fra teologi cattolici e protestanti (1546) e a quello successivo di Worms (1557), continuando anche dopo a polemizzare in scritto contro i protestanti.
Bibl.: L. Roesch, B. L., le premier professeur d'éloquence latine au Coll. royal de France, in Bull. de l'Acad. royale de France, s. 3ª, XIV, pp. 132-176; Realenc. für prot. Theol. und Kirche, XI, 3ª ed., Lipsia 1902, pp. 300-302.