AUTOBLINDA (ingl.: Armoured Car; ted.: Panzerspähwagen)
Autoveicolo a ruote, blindato. Questo automezzo ha assunto caratteristiche vere e proprie di arma da combattimento, durante la seconda Guerra mondiale e negli anni che immediatamente la precedettero.
I primi tipi di autoblinde, che risalgono al periodo della prima Guerra mondiale, erano rappresentati, invece, da normali autoveicoli, muniti di una specie di carrozzeria blindata ed armati di mitragliatrice.
Lo sviluppo delle autoblinde è strettamente legato a quello della motorizzazione militare, nel suo complesso. La necessità di questo nuovo mezzo bellico si è fatta sempre più sentire col procedere della trasformazione, a ritmo rapidamente accelerato, delle truppe appiedate o semplicemente autotrasportate, in truppe motorizzate e corazzate. Le autoblinde, infatti, nelle divisioni motorizzate, assolvono, in linea di massima, i compiti una volta affidati alla cavalleria.
Caratteristiche generali: grande mobilità, armamento limitato ad armi automatiche e cannoncini di piccolo calibro, protezione solo sufficiente per resistere alle armi portatili. La quasi totalità delle autoblinde moderne è costituita da un autotelaio, a quattro (fig. 1) o più ruote, sul quale è montato lo scafo, sormontato, per lo più, da una torretta.
Armamento e protezione. - Nella torretta è installata l'arma principale, eventualmente abbinata ad una mitragliatrice. Altre mitragliatrici sono installate nello scafo. Le pareti esterne dello scafo sono costituite da piastre (corazze) di acciaio; eccezionalmente lo scafo è ricavato di fusione. Per realizzare la maggior protezione possibile, senza peraltro appesantire eccessivamente il veicolo, vi è la tendenza ad inclinare le piastre rispetto alla verticale ed a distribuire gli spessori in relazione alle probabili direzioni di offesa. Dati orientativi per gli spessori: da 15 a 30 mm. per le piastre frontali, da 8 a 15 mm. per quelle laterali, da 4 a 6 mm. per quelle del fondo e del cielo. L'equipaggio varia da un minimo di due fino ad un massimo di 5 uomini. L'arredamento interno della camera di combattimento è completato da: apparecchio di puntamento e osservazione, radio trasmittente e ricevente, bussole di orientamento, ecc., nonché dal munizionamento relativo alle varie armi installate.
Dati caratteristici e prestazioni. - Le autoblinde, salvo qualche caso particolare, non superano il peso di 10 t., raggiungono su strada velocità fino a 80÷100 km/ora, mantengono velocità elevate su terreno mediamente accidentato, superano pendenze fino al 40÷50%, presentano buona attitudine a superate terreno cedevole e ostacoli di una certa entità. Queste specifiche prerogative si realizzano grazie a quattro o più ruote, tutte motrici. Il sistema cingolato non è mai stato preso in considerazione per le autoblinde, in quanto verrebbe a ridurre, in misura non tollerabile, la velocità massima su strada, in conseguenza dell'elevata resistenza al rotolamento del cingolo rispetto alla ruota. Negli autotelai aventi tutte le ruote sterzanti, si può conferire al veicolo la possibilità di marciare indifferentemente nei due sensi, mediante l'inserzione di un inversore di marcia. Questa prerogativa permette all'autoblinda di disimpegnarsi dal nemico, senza essere obbligata a rimanere esposta per un tempo, a volte lungo, corrispondente alla manovra di dietro front. Il motore, normalmente del tipo a carburazione, funzionante a regime piuttosto elevato, per ridurre al minimo il peso e soprattutto l'ingombro, è situato di massima nella parte posteriore, per aumentare, nella parte anteriore, la visibilità ed il settore di tiro verticale delle armi. La sua potenza è dell'ordine di 10÷20 CV/t. Il raffreddamento del radiatore è ottenuto mediante ventilatori, che provvedono anche alla ventilazione interna della camera di combattimento.
Il cambio realizza rapporti massimi di riduzione, tali da conferire alle ruote sforzi periferici atti a sfruttare i massimi coefficienti di aderenza. L'autonomia del veicolo supera normalmente i 300 chilometri.
Le ruote sono munite di gommatura pneumatica di sicurezza, che consente di marciare anche se la gomma è forata. Ciò si può ottenere o aumentando la rigidezza laterale dei copertoni, o sostituendo la camera d'aria normale con un tipo a scompartimenti, o addirittura con tasselli di gomma.
Tipi di autoblinde. - Nelle figure 2, 3 e 4, sono riportate alcune autoblinde, che sintetizzano i tipi principali, sia per la sagomatura esteriore, sia per i criterî di impostazione. L'autoblinda Staghound (fig. 4) si differenzia sensibilmente dalle altre, sia per il maggior peso e ingombro, sia per il fatto che lo scafo riunisce in sé anche le funzioni del telaio. Quest'ultimo, infatti, manca del tutto e i varî organi della trasmissione e sospensione sono fissati direttamente allo scafo stesso.