AUMALE (A. T., 32-33-34)
Città della Francia settentrionale, nel dipartimento delle Seine-Inférieure, circondario di Neufchâtel, situata sulla riva sinistra della Bresle. È in posizione pittoresca; ha pianta piuttosto irregolare con strade in declivio e mal costruite. La sua popolazione nel censimento del 1926 risultò di 2506 abitanti. La piccola industria locale è alimentata da vetrerie, acciaierie e alcune fabbriche di tessuti. Aumale è sull'importante linea ferroviaria che unisce Parigi a Le Tréport, ed è unita anche per ferrovia ad Amiens.
Monumenti artistici. - L'edificio più importante di Aumale è la chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, ricostruita interamente dal 1508 al 1610 e che offre un misto di gotico fiammeggiante e di Rinascimento; ha transetto absidato e coro imponenti per la vastità delle dimensioni; l'abside centrale è coperta da vòlte con serragli o chiavi a foggia di statue; conserva resti di vetrate a colori del Cinquecento, un bell'organo del Quattrocento, e una Erodiade, dipinto su tela attribuito dubitativamente alla scuola italiana; uno dei portali è assegnato, senza prove sicure, a Jean Gouion. Aumale possiede ancora un palazzo di città, edificio del Cìnque e Seicento, con una bella sala per il consiglio, e varie case della stessa epoca.
Storia. - Le notizie più antiche risalgono al sec. IX, quando Aumale era feudo dell'arcivescovo di Rouen, che nel 1066 la cedette ai conti di Champagne. Ebbe fin dal sec. XII la sua carta comunale. La città fu bruciata nel 1472 da Carlo il Temerario e assediata nel 1592 dai partigiani della Lega, nel momento in cui Enrico IV assediava Rouen; il principe lasciò ad altri la cura dell'assedio e sotto le mura di Aumale si scontrò con gli Spagnoli del duca di Parma, che erano accorsi in aiuto di Rouen (5 febbraio 1592); il re stava per cader prigioniero, quando una donna, secondo la tradizione, lo salvò alzando a tempo il ponte levatoio.
Conti e duchi di Aumale. - Dopo una serie di signori locali e lasciando da parte una dinastia inglese che prese il nome di Albemarle (v.), la contea d'Aumale, riunita ai dominî della Francia da Filippo Augusto contemporaneamente alla Normandia, fu da questo re data in feudo a Rinaldo di Boulogne nel 1200.
Essa passò successivamente a Filippo Hurepel, secondo figlio del re, a Simone di Dammartin, poi, per le nozze di sua figlia Giovanna con Ferdinando III il Santo, re di Castiglia, alla casa di Castiglia (1238); dalla quale, per nozze, passò alla casa d'Harcourt (1343), poi a quella di Lorena (1452). Nel 1547, Francesco II di Lorena otteneva la trasformazione del titolo di conte d'Aumale in quello di duca e pari di Francia. Il ducato doveva ancora passare, per nozze, nella casa di Savoia-Nemours (1631), ma Luigi XIV lo comprò nel 1686 da Maria Giovanna Battista, duchessa di Nemours e d'Aumale, e moglie di Carlo Emanuele II duca di Savoia, e lo diede al proprio figlio naturale, duca di Maine, nella famiglia del quale rimase fino al 1792, anno della morte dell'ultimo titolare, duca di Penthièvre. Sua figlia Luisa-Maria-Adelaide, moglie del duca d'Orléans, volle che il titolo, nel 1814, fosse ripristinato, e fu così che esso fu portato da Henri d'Orléans, quarto figlio di Luigi Filippo (v. sotto).
Bibl.: E. Semichon, Hist. de la ville d'A., voll. 2, Parigi 1862.