Lorde, Audre (propr. Audrey Geraldine). – Poeta e attivista statunitense di origine caribica (New York 1934 - Saint Croix 1992). Nata ad Harlem da genitori originari di Grenada, immigrata e nera negli Stati Uniti del periodo a cavallo tra la Grande depressione e il maccartismo, dalla precoce esperienza della discriminazione in quanto fattore disgregante della psiche e dell’identità individuale ha costruito un percorso di riscatto che si muove sui fronti paralleli dell’impegno politico a smantellare le dinamiche oppressive e i pregiudizi razziali e sessisti, e - sul piano letterario - di un personalissimo esercizio della poesia come lotta per difendere le proprie percezioni collegando parole, emozioni e realtà in un tessuto alternativo al linguaggio comune e in grado di trasformare la rabbia in azione e affermazione del sé. Omosessuale e militante femminista, fondatrice con B. Smith della casa editrice Kitchen Table: Women of Color Press, teorica di un potere dell’erotico come forza creativa e strumento di conoscenza sottratto alle donne dal sessismo patriarcale, dal luogo privilegiato di una “casa della differenza” – in cui vigono strategie connettive e inclusive e dove si gettano ponti tra somiglianze e differenze – si è battuta contro i sistemi di potere asimmetrici, lottando per affermare i diritti delle donne nere e delle lesbiche e appoggiando la causa delle donne sudafricane contro l’apartheid. Della sua copiosa bibliografia si citano qui, tra le altre, le raccolte poetiche The first cities (1968), Cables to rage (1970), From a land where other people live (1973), New York Head Shop and Museum (1974), The black unicorn (1978), Our dead behind us (1986) e The marvelous arithmetics of distance (post., 1993), e i saggi Uses of the erotic. The erotic as power (1978), I am your sister: black women organizing across sexualities (1986) e A burst of light: essays (1988). Sul percorso umano e artistico di L. nel 2003 la regista J. Abod ha diretto The edge of each other’s battle: the vision of Audre Lorde, mentre è del 2012 il documentario di D. Schultz Audre Lorde. The Berlin years 1984 to 1992; tradotti tardivamente in Italia, nel 2014 sono stati pubblicati la miscellanea di scritti politici Sorella outsider – comprendente le raccolte The cancer journals (1980), Sister outsider (1984) e A burst of light (1988) – e l’"autobiomitografia" edita nel 1982 Zami: a new spelling of my name.