ātmàn Nei più antichi testi indiani (Rigveda) il «soffio (del vento)», l’anima: rappresenta metafisicamente il principio dell’essere in quanto opposto prima al corpo (come fenomeno) e poi al non essere. Per un naturale sviluppo cosmologico, l’ā. diviene il principio essenziale del mondo, e come tale s’identifica, nelle Upaniṣad, con il brahman (➔ brahmanesimo) in una concezione che tende ad assorbire l’anima individuale nell’anima del mondo.