ATJEH (anche Atcnin, Achêm, Aceh ecc.; A. T., 95-96)
Governatorato olandese che comprende l'estrema parte settentrionale di Sumatra, regione in gran parte occupata da alte catene di montagne (M. Abong Abong, m. 3400; M. Sinobong, m. 3700), che scendono con ripido versante alla costa occidentale, più dolcemente verso la costa dello stretto di Malacca. Tra questo e i monti si stende un bassopiano alluvionale, percorso da un gran numero di corsi d'acqua e in parte paludoso, dove viene coltivato su larga scala il riso. La superficie dell'Atjeh è di 55.550 kmq., e la popolazione, costituita di Atcinesi, di Bataki e di un numero notevole di Cinesi, è di 735.355 ab. (1920), occupati per lo più nell'agricoltura (coltivazione del riso, del pepe, della noce areca) e nell'allevamento del bestiame, in piccola parte nella pesca, nella lavorazione dei metalli e nel commercio. Oltre ai prodotti già citati, l'Atjeh produce petrolio e legname, che si ricava dai grandi boschi che ricoprono tuttora vaste superficie del suo territorio.
Amministrativamente l'Atjeh è diviso in tre residenze. Capoluogo è Koeta Radja, centro notevole (6000 ab. circa) sul navigabile fiume Atjeh, a 7 lim. dalla sua foce, presso con è il suo porto Oeleë Lheuë, che va acquistando sempre maggiore importanza. Una ferrovia unisce fin dal 1876 Koeta Radja col suo porto; un'altra ferrovia segue la costa orientale e va da Koeta Radja a Tandjoeng Balai.
Per ulteriori notizie sull'Atjeh, v. sumatra.
Bibl.: Veth, Atchin en zijne betrekkingen tot Nederland, Leida 1873; Gerlach, Atijh en de Atjinezen, 1873; Die holländ. Exped. gegen Atjeh, 1875; Kielstra, De Atjeh-oorlog, 1883-85, in 3 voll; Snouck-Hurgronje, De Atjèhers, 1893-94, voll. 2; id., De Gajolanden, 1903; De Klerck, De Atjehoorlog, 1912.