ascesso cerebrale
Focolaio suppurativo che si forma all’interno dell’encefalo. L’a. c. è solitamente secondario a un altro ascesso situato in una parte del corpo diversa, anatomicamente più o meno vicina al cervello. Rari sono i casi di a. c. da cause esterne (fratture craniche scomposte o ferite di arma da fuoco). Il 40% circa degli a. c. derivano da infezioni dell’orecchio medio, della mastoide e dei seni paranasali: in questo caso si verifica un’estensione diretta tramite osteomielite e meningite, oppure la diffusione attraverso le vie venose. Gli a. c. propriamente metastatici sono quelli causati da emboli settici e, a differenza di quelli per contiguità (come quelli sopra menzionati da otiti e mastoiditi), possono anche essere multipli: essi sono di provenienza polmonare, di origine cardiaca (spec. se accompagnano un difetto congenito del cuore o fistole arterovenose polmonari), da osteomielite, da ascessi dentari o tonsillari. L’endocardite batterica acuta da Stafilococcus aureus e l’endocardite su protesi valvolari sono le cause più frequenti di a. c. multipli. L’invasione batterica del cervello provoca un ascesso primario, che è caratterizzato localmente da essudato infiammatorio, trombosi settica dei vasi, formazione di tessuto necrotico intracerebrale; si forma, in un paio di settimane, un tessuto di granulazione che tende a delimitare l’infezione ma, non essendo esso di uniforme spessore, ove è più sottile tende a diffondersi profondamente nella sostanza bianca e a formare ascessi secondari.
La cefalea è il sintomo iniziale più frequente, accompagnata da confusione mentale, sonnolenza, segni clinici di ipertensione endocranica o segni focali, cioè di localizzazione: crisi epilettiche, nistagmo (se l’ascesso è nel cervelletto), disturbi motori o sensitivi; febbre e leucocitosi sono frequenti ma non costanti. Essenziali per la diagnosi sono TAC e RMN, dato che consentono di visualizzare le lesioni superiori a 1 cm. Le indagini batteriologiche e sierologiche (spec. l’emocultura) servono a identificare l’agente infettante.