Architetto danese (Copenaghen 1902 - ivi 1971). Aderente al linguaggio "internazionale" europeo, ne ha utilizzato i moduli espressivi filtrandoli attraverso una nuova sensibilità, con una acuta coscienza dell'impatto paesistico del costruito; si è così inserito nella tendenza generale dell'architettura scandinava elaborando una tematica in grado di conciliare l'orientamento "neo-empirista" con un maggior rigore formale. Tra le sue opere si ricordano il municipio di Sollerod (1942) e, in epoca più recente, la Fabbrica Novo a Magonza (1969, in coll. con O. Weitling).
Studiò all'Accademia d'arte di Copenaghen, dove ebbe maestri K. Fisker, I. Bentsen e K. Gottlob; durante gli anni di studio visitò l'Italia e la Francia e lavorò nello studio di Thorkel Hjejle e Niels Rosenkjaer. Nel 1927 costruì con F. Lassen una "casa del futuro", premiata in un'esposizione all'Akademisk Arkitektforening; in seguito alternò costruzioni di spirito tradizionale (casa Steensen) ad altre di stretta osservanza razionalista (casa Rothenborg), finché, nel 1934, realizzò il complesso "Bellavista", di sorprendente originalità. Sotto l'influsso di G. Asplund, progettò nel 1939, con E. Moller, il municipio di Aarhus; costruì poi il municipio di Sollerod, terminato nel 1942, l'opera più equilibrata della sua attività. Dopo la seconda guerra mondiale J. ha affermato definitivamente la sua posizione di preminenza tra gli architetti danesi, in un delicato e raro incontro fra le esigenze di una società altamente industriale e l'istanza sentimentale che lo spinge verso la tradizione artigiana. Opere principali di questo periodo sono: blocco d'appartamenti "Ibstrupparken 2" a Gentofte (1946); scuola materna a Skovshoved (1949); case collettive "Søholm" a Gentofte (1950-55); insediamento di case a schiera "Islevvaenge" a Rødovre (1951); scuola centrale a Hårby sul f. Fyn (1951); scuola "Munkegårds" a Gentofte (1952-56); municipio di Rødovre (1955); edificio per uffici "Jespersen" a Copenaghen (1955); complesso industriale "Carl Christensen" ad Aalborg (1956); hotel Royal e terminal SAS a Copenaghen (1958-60); progetto concorso per il municipio di Essen (1962); progetto di museo per Hannover (1964); progetto di centro civico per Castrop-Rauxel (1965); la fabbrica Novo a Magonza (1969, in collab. con O. Weitling); l'ambasciata danese a Londra (prog. 1971, ultimata dopo la sua morte). J. ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui il Grand prix d'architecture e d'art della rivista Architecture d'aujourd'hui (1961), la medaglia d'oro dell'Accademia serba delle scienze e delle arti di Belgrado (1965), la laurea honoris causa a Oxford (1966), il premio dell'Accademia d'arte di Amburgo (1969), e il Wood Prize di Copenaghen (1970).