GALLIERA, Arnaldo
Nacque a Milano il 4 ott. 1871 da Cesare e Antonietta Grazioli.
Frequentò il conservatorio di Milano nelle classi d'organo, divenendo allievo di P. Fumagalli, e di composizione sotto la guida di A. Catalani. Grazie al profitto e all'esito brillante degli esami conclusivi, si licenziò in composizione col diploma di primo grado e medaglia d'argento presentando come lavoro finale la commedia in un atto Trilby (1892).
Nel 1897 venne nominato professore d'organo e composizione organistica presso il conservatorio A. Boito di Parma, cattedra che tenne fino al 1913, allorché vinse il concorso per l'insegnamento delle medesime discipline nel conservatorio G. Verdi di Milano.
L'ottima formazione maturata nel conservatorio milanese consentì al G. di dedicarsi con pari padronanza a varie forme musicali: dal teatro alla musica sinfonica e a quella sacra, sia pianistica sia organistica. G.B. Katschthaler lo inserì nel nutrito gruppo di valenti compositori che si dedicarono alla promozione della riforma della musica organistica, in particolare quella destinata alla chiesa, da tempo decaduta sia per l'allontanamento dalla tradizione frescobaldiana sia per il discutibile sistema di fabbricare strumenti uniformati a una potenzialità di tipo orchestrale tutt'altro che conforme alla liturgia.
Morì a Milano il 9 agosto 1934.
La produzione musicale del G., piuttosto ricca e varia è in buona parte edita, mentre le opere inedite si trovano presso gli eredi e nelle biblioteche dei conservatori di Parma e di Milano. Si ricordano in particolare: la già citata opera Trilby, inedita (libr. di C. Miretti; rappr. a Milano, conservatorio, 19 luglio 1892 e Roma, teatro Argentina, 20 genn. 1899); Deux morceaux (commedia in 2 atti, libr. di A. Albini, Parma, teatro Regio, 19 marzo 1901). Ricordiamo inoltre le opere teatrali non rappresentate e non datate: La leggenda di s. Giuliano; Egle ed Alceo; Aslak; l'oratorio Il Battesimo di Cristo, per soli, coro e orchestra; la Suite dionisiaca (corale, danza, meditazione, baccanale), per orchestra (1916); Preludio e fuga, per pianoforte (Leipzig 1918); le liriche per voce e pianoforte, alcune non datate, anche nella versione orchestrale dello stesso G.: Vere novo, Milano 1923; L'ostessa di Gaby, ibid. 1923; Disperata, ibid. 1923; La lavandaia di S. Giovanni, ibid. 1927; Canzone, ibid. 1939; per organo: Sei pezzi facili, Bergamo 1928; Andante, per violino e pianoforte, Milano 1923 (anche per trio: violino, violoncello, pianoforte); Lungi lungi, ibid. s.d.; Vignetta, ibid. s.d.; Penso a cose ben tristi, ibid. s.d.; Trittico: Natale, Venerdì Santo, Pasqua, Milano 1935; Corale, ibid. 1936; Preludio (quasi fantasia) e fuga, ibid. 1942; Revérie, Torino s.d.; 2 Fughe, Kassel-Brescia 1980. Inoltre Trio per pianoforte, violino e violoncello, Kassel-Brescia 1980; Tema e variazioni per orchestra, s.d.; Petite suite Arlequin et Colombine, Lyon s.d.; Preludio e fuga (per quartetto d'archi); Offertoire (per armonium), in Les maîtres contemporains de l'orgue, Paris s.d.; Scherzo, per orchestra (unica esecuzione: Società dei concerti di Parma, 1900); Ave Maria, a 4 voci; Post communio, a 2 voci, Torino s.d.; Tota pulchra es Maria, a 2 voci con accomp. d'organo, in Vingt Motets français et étrangers au bureau de la Schola Cantorum, Paris s.d.; O salutaris Hostia, a 2 voci con accomp. d'organo, Torino s.d.
Fonti e Bibl.: Riv. musicale italiana, V (1898), p. 189; G.B. Katschthaler, Storia della musica sacra, Torino 1926, p. 150; A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, pp. 231 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 588 e Suppl., p. 331; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, II, p. 11; H. Anglès - J. Peña, Diccionario de la música Labor, Barcelona 1954, I, p. 1006; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 104.