ARISTOBULO di Cassandria
Storico greco del tempo di Alessandro Magno. Originario, come pare, della Calcidica, ottenne più tardi (dopo il 316-5) diritto di cittadinanza in Cassandria, la città fondata da Cassandro al posto di Potidea. Ufficiale dell'esercito macedone, seguì Alessandro nella sua spedizione nell'India. Solo da vecchio, quando, com'egli stesso dice, aveva già 84 anni, si pose a scrivere una storia di Alessandro Magno. L'opera non si è conservata: si sa soltanto che Arriano giudicava la storia di Aristobulo la più diligente ed attendibile, dopo quella di Tolomeo, intorno alle imprese di Alessandro, e che di essa fece uso per completare e ampliare la sobria narrazione di Tolomeo. Non è per altro facile riconoscere, nel testo di Arriano, le parti che risalgono ad Aristobulo; è noto però che la sua opera si distingueva per la straordinaria abbondanza di notizie geografiche ed etnografiche, onde fu utilizzata anche da Strabone per la descrizione dell'India, nel XV libro della sua opera geografica. Il suo scritto era di tendenza favorevole ad Alessandro e non certo immune dall'influsso delle tradizioni popolari e delle leggende che già correvano sul conto di Alessandro, quando Aristobulo, alquanto dopo la battaglia d'Isso, pose mano al suo lavoro.
I frammenti in Müller, Script. rer. Alex., 94-113 e meglio in Jacoby, Fragm. Graec. Histor., II, 769-799 (cfr. Komm., p. 508 segg.); A. Frankel, Die Quellen der Alexanderhistoriker, Breslavia 1880.
Bibl.: F. Susemihl, Gr. Litt.-Gesch., I, 540 segg.; Schwartz, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, coll. 911-918; Wenger, Die Alexander-Geschichte des A. von Kassandreia, Würzburg 1914.